“L’Italia Si Cura con il lavoro”. Uno slogan carico di significato quello scelto da Cgil, Cisl e Uil per l’edizione 2021 del Primo Maggio. Una festa del lavoro che affianca alle cure dei malati di covid, la necessità di curare l’occupazione. Nessuna
manifestazione nazionale per il secondo anno consecutivo neanche questa volta a causa pandemia. La festa che ogni primo maggio onora quanti hanno lottato per i diritti sul lavoro, primo fra tutti quello all’orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno che in Italia esiste dal 1923, è tra le feste non religiose, una delle più celebrate al mondo. La giornata dei lavoratori che ogni anno ha visto lunghi cortei per le strade, con bandiere e striscioni per rivendicare diritti, comizi e musica in piazza, questa volta si è svolta in sordina nel piazzale dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. i vertici salernitani delle tre sigle sindacali, i segretari Arturo Sessa (Cgil), Gerardo Ceres (Cisl) e Gerardo Pirone (Uil) hanno voluto celebrare il primo maggio sottolineando quanto oggi più che mai il lavoro, rappresenti la più grave emergenza sociale, economica e politica inasprita dai devastanti effetti della pandemia.