Fondi per il rilancio dei beni culturali. Per il Teatro Verdi di Salerno ci sarà la disponibilità di 1 milione di euro per la Riqualificazione del Massimo Cittadino con la nascita di un museo.
La Conferenza Unificata Stato-Regioni ha espresso parere favorevole all’inserimento del Teatro Trianon di Napoli e del Teatro Verdi di Salerno nell’ambito del piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” ritenendo i relativi progetti di significativa attenzione. Una decisione importante per il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – che permette di recuperare risorse decisive per la rinascita del Trianon e l’ulteriore valorizzazione del Teatro Verdi. Manteniamo gli impegni assunti con i cittadini della Campania ha detto De Luca: l’arte e la cultura come strumenti fondamentali per la promozione del territorio, la crescita civile delle comunità, la tutela del patrimonio artistico, la creazione di posti di lavoro e la valorizzazione dei talenti artistici del territorio”.
E l’impegno continua in queste settimane per un altro appuntamento istituzionale molto importante. Nel mese di Settembre si definirà in sede ministeriale la programmazione dei 490 milioni di euro del PON Cultura che è riservato alle Regioni dell’obiettivo convergenza. A tale riguardo la Regione Campania è impegnata per far giungere proposte altamente qualificate per il rilancio delle strutture e dei programmi culturali. E se per il Teatro Trianon della città di Napoli è previsto un progetto di riqualificazione e rilancio con annesso museo della canzone napoletana per un importo di 1 milione e 200mila euro, per il teatro Verdi di Salerno il 1 milione di euro servirà non solo per riqualificare l’imponente edificio di Piazza Matteo Luciani progettato nel 1863 per volontà di Matteo Luciani, primo sindaco della città dopo l’Unità d’Italia ma anche e soprattutto per creare una nuova attrattiva turistica e culturale. La realizzazione di un museo dove troverà spazio l’ultracentanaria storia del massimo cittadino.
E quella di ieri è stata una giornata dedicata alla cultura perchè mentre a Roma il teatro verdi figurava nel piano stratgegico dei grandi progetti dei beni culturali, a Napoli nella sede della regione il consiglio d’indirizzio eleggeva Domenico De Masi nuovo presidente della Fondazione Ravello. Il noto sociologo che ha guidato la Fondazione Ravello già per due mandati , l’ha spuntata su Vittorio Sgarbi in corsa per la carica di presidente. «Con l’elezione dei nuovi organi amministrativi della Fondazione Ravello è stata sanata una ferita istituzionale aperta dalla precedente Amministrazione Regionale e giustamente annullata dal Tar». Così il vicepresidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola commenta la nomina di De Masi. «Viene così salvaguardato – spiega – il rispetto del territorio ed evitato un danno alle attività d’istituto. In tal modo, la Fondazione potrà pienamente affrontare anche i problemi organizzativi ed amministrativi della stagione culturale in corso».
Comporranno il Consiglio di Amministrazione, invece, Antonio Bottiglieri ,Paola Servillo e il consigliere comunale di Ravello, Paola Mansi .L’elezione dei Nuovi Vertici della Fondazione Ravello consente di chiudere Una querelle che andava, ormai, avanti da mesi.