200 MEDICI EX USCA A CASA DAL 1 APRILE, L’ASL NON RINNOVA CONTRATTI –

Dopo tre anni in prima linea, il 1 aprile è scaduto il contratto per i medici delle ex Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale trasformate poi in Uca, per i 200 medici che durante l’emergenza Covid hanno prestato la loro attività in tutto il percorso di covid e post covid.

Dopo l’incontro tra i vertici della FP CGIL Salerno e il Direttore Generale ASL Gennaro Sosto dello scorso 22 marzo, dove sono stati presi impegni precisi sui medici ex UCA (ex USCA) con la predisposizione di due appositi bandi per il loro impiego nei pronto soccorso e sul territorio, continua la mobilitazione della FP CGIL salernitana a tutela dei centinaia di medici UCA/USCA, impegnati dall’aprile del 2020 nell’emergenza COVID-19, ma che il 1 aprile non si sono visti rinnovare il contratto di convenzione con l’asl di Salerno.

E proprio a pochi giorni dalla scadenza del contratto il Segretariato italiano giovani medici (Sigm) della sezione di Salerno il dottor Mario Passaro ha incontrato il direttore sanitario dell’asl di Salerno, Primo Sergianni. L’ASL ha intenzione di continuare la collaborazione con tutti i professionisti che finora hanno lavorato durante tutto il periodo emergenziale e dunque il D.S. ha invitato tutti i medici in scadenza di contratto a iscriversi al bando per continuare la collaborazione per attività sul territorio, che verranno organizzate in base alle necessità dei vari distretti.

Una vera e propria beffa, per Antonio Capezzuto Segretario Generale della FP CGIL Salerno,   nonostante i medici siano stati protagonisti di un’opera indispensabile e preziosa dal punto di vista della sicurezza sanitaria e sociale, coprendo le falle di una medicina territoriale assente e non pronta a gestire una emergenza sanitaria senza precedenti. I medici ex USCA, che hanno rischiato la loro vita dal primo giorno di emergenza Covid, oggi vivono invece il paradosso di essere completamente dimenticati dalla politica e da quanti in questi tre anni hanno plaudito al loro immenso lavoro.

“Nonostante le rassicurazioni ricevute dal Direttore generale Sosto sui due bandi per gli ex Usca, ci chiediamo, dopo il mancato rinnovo contrattuale, quale sarà il destino di questi medici e soprattutto chi si occuperà dal primo aprile dei servizi da loro erogati ai cittadini COVID-19 positivi, specie più fragili”, così ha scritti oin una notaa  Antonio Capezzuto Segretario Generale della FP CGIL Salerno.

“Dopo tre anni in prima linea, dopo aver messo a rischio la loro vita, è inaccettabile che questi professionisti oggi siano a casa senza stipendio e senza alcuna chiarezza sul loro futuro. Tra loro ci sono giovani madri e padri di famiglia, componenti di famiglie mono reddito, che da un giorno all’altro si sono ritrovati senza stipendio e in una dubbia prospettiva

Chiediamo alla Direzione strategica e agli uffici preposti di accelerare il processo di reclutamento avviato con i due bandi predisposti a marzo. Chiediamo al Direttore Generale Sosto di mantenere gli impegni presi, con l’avvio del Corso abilitante per l’emergenza territoriale entro aprile, cosi da dare delle prime risposte ai medici ex USCA.

Bisogna inoltre velocizzare il cronoprogramma per l’apertura delle case di comunità per garantire servizi più puntuali ai cittadini e occupazione stabile per i medici.

Autore dell'articolo: Barbara Albero