Giugno è un mese di voci, indiscrezioni e trattative fallite, ma anche quello nel quale Lotito e Mezzaroma decidono di procedere al trust. La prima bozza viene respinta dalla Figc che, però, a luglio accetta il nuovo testo ed iscrive la Salernitana al campionato. L’avventura in massima serie parte con un notevole ritardo. Scelto il generale Ugo Marchetti come amministratore unico, la parte sportiva vede le conferme di Angelo Fabiani e Fabrizio Castori. Il diesse ed il tecnico partoriscono un progetto tecnico rabberciato, con tante lacune e tanti limiti strutturali. Scelte per un certo verso obbligate a causa della limitata disponibilità di liquidi, sebbene nel ritiro di Cascia il diesse avesse tranquillizzato tutti assicurando che la Salernitana avrebbe avuto ampi margini di manovra non avendo grossi problemi ad investire. Il colpo arriva a settembre, con l’ingaggio di Frank Ribery, dopo che sul campo la squadra ha passato il turno in Coppa Italia, superando la Reggina in casa, mentre in campionato ha perso a Bologna ed in casa con la Roma. Al Dall’Ara i granata vanno due volte in vantaggio, ma non riescono a portare a casa punti. Contro la Roma, invece, finisce in disfatta: 0-4. Stesso risultato a Torino dove fa il suo esordio nella ripresa Ribery. Si corre ancora ai ripari sul mercato e dalla Lazio, dopo la rescissione del contratto, torna Gondo. La Salernitana perde di misura ed immeritatamente con l’Atalanta in casa e poi rimonta due reti di svantaggio al Verona, sempre all’Arechi, conquistando il suo primo punto. Per la prima vittoria bisogna attendere il mese di ottobre, quando un colpo di testa di Djuric piega il Genoa all’Arechi. A La Spezia si sblocca Simy, ma nella ripresa i granata affondano e l’indomani arriva l’esonero di Castori, scaricato senza troppi riguardi da un duro comunicato del club granata che sceglie Colantuono come nuovo allenatore. Un altro ritorno, come da tradizione decennale. L’esordio è di quelli da incubo. Nel giorno del suo compleanno il tecnico di Anzio vede la sua squadra incassare quattro gol in un tempo ad opera dell’Empoli. L’Arechi fischia e nella ripresa c’è una reazione dei granata che segnano due gol. A Venezia arriva la seconda vittoria stagionale, la prima in trasferta. Bonazzoli e Schiavone ribaltano lo svantaggio iniziale e regalano ai granata tre punti pesanti nella corsa salvezza. Si prosegue con le sconfitte con Napoli e Lazio, ma anche con quella pesante ai fini della classifica con la Sampdoria che all’Arechi vince sul velluto. L’ultimo sussulto giunge da Cagliari dove Bonazzoli strappa il pari al novantesimo, prima delle sconfitte in serie contro Juve, Milan, Fiorentina ed Inter. Nel mezzo anche la sconfitta col Genoa in Coppa Italia. Ad Udine la Salernitana non si reca nemmeno perché bloccata dall’Asl e così il girone di andata resta monco. Ora c’è la sosta e la Salernitana ed i suoi tifosi non sanno ancora come, se, quando e con chi si ricomincerà nel 2022.
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