Tornano questo weekend, sabato 22 e domenica 23 marzo, le giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese i due giorni in cui i volontari del Fai, insieme agli “apprendisti ciceroni”, e a collaboratori e guide, aprono o presentano al pubblico 750 luoghi in 400 città, visitabili a contributo libero.
Un’edizione speciale, in occasione dei cinquanta anni dalla nascita del FAI – fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli – che anche attraverso le Giornate FAI di Primavera ribadisce la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
Nove i luoghi coinvolti in provincia di Salerno, alcuni dei quali normalmente non fruibili al pubblico
A Salerno città il Palazzo della Banca d’Italia, all’interno del quale è conservata una pregevole quadreria che è espressione della rappresentazione artistica più pregevole del territorio nella prima metà del ‘900; la sede storica della Camera di Commercio che apre le sue porte per mostrare la sua collezione di dipinti e sculture, un patrimonio artistico che testimonia del suo attraversare il corpo di un secolo, il Novecento, con le novità, le vicende, i drammi e le conquiste di nuove frontiere; l’Aula Cultuale di Palazzo Pedace, sede della Delegazione FAI di Salerno, piccolo e pregevole monumento del centro storico di Salerno, antica chiesa di Matteo d’Ajello. Previsto Concerto per violoncello nella Chiesa dell’Annunziata domenica 23 ore 11:15, con Pasquale Lovecchio e Alessandro Parfitt, a cura di Athena Muse Associazione Culturale
All’interno della prestigiosa sede del FAI Salerno viene ospitata la mostra di Irene Liguori “Ed il tuo cuore cos’è ?”. L’artista invita il pubblico a immergersi in un “labirinthos” di vita e carta, un percorso intimo e condiviso sulla natura mutevole del cuore, tra metafora e materia.
A Vietri sul Mare, le giornate di primavera renderanno visitabile Palazzo d’Avossa – del Plato, sede del Municipio di Vietri sul Mare, Palazzo Punzi, già asilo comunale, svela per la prima volta al piano nobile mirabili affreschi settecenteschi;
a Valva: Villa d’Ayala che torna ad aprirsi al FAI, facendo scoprire al pubblico tutti gli ambienti, tra cui il mirabile teatrino di verzura, invenzione del settecentesco giardino all’italiana, appena restaurato insieme a tutto il parco della storica Villa con fondi europei PNRR-Programma parchi e giardini storici;
a Camerota: Palazzo Santa Maria, sede della Fondazione Meeting del Mare, è un edificio del XVII sec. mirabilmente restaurato e valorizzato, che ospita, come una casa, il Museo MUTRAC (Museo Terracotta Riggiola Antica Campania), attraverso un percorso di visita che trae origine dalla filosofia ellenistica e dai quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco;
a San Giovanni a Piro: In collaborazione con il CAI, sottosezione Monte Bulgheria, si visiterà la costa della Masseta, attraverso un percorso che partendo dal lungomare di Scario arriverà fino al fondo di proprietà del FAI e donato alla Fondazione da Fiamma Pintacuda con l’obiettivo, riuscito, di bloccare lo scellerato progetto di realizzazione di una strada costiera tra Marina di Camerota e Scario. Una strada che, con viadotti e pilastri in cemento, avrebbe distrutto irrimediabilmente la biodiversità di un tratto di costa oggi rimasto vergine ed incontaminato e fruibile da tutti grazie alla generosità di una donna straordinaria e all’impegno del FAI per la tutela dell’ambiente e del paesaggio.