Si torna al passato. Contro il Vicenza la Salernitana giocherà con un camaleontico 4-4-2. Sannino ha deciso il modulo, il professore di Ottaviano toglie la polvere ai vecchi libri di testo, ma si porta dietro qualche dubbio circa l’undici titolare.
I soliti due rebus, insomma. Uno per reparto. In difesa, Raffaele Schiavi sembra destinato a scivolare in panchina, sacrificato dal cambio di modulo che prevede due soli centrali difensivi (in pole position restano Mantovani e Bernardini). Ma il vero ballottaggio nel reparto arretrato è legato al ruolo di esterno basso a destra. Perico è apparso ancora un tantino arrugginito e potrebbe partire soltanto dalla panchina. A quel punto Laverone sembra avere qualche chance in più di partenza nell’undici base proprio contro la sua ex squadra. A meno che Sannino non decida di adattare Alessandro Tuia nel ruolo di terzino destro. Esattamente come fece all’esordio ufficiale della nuova stagione agonistica in coppa Italia contr il Benevento al Ciro Vigorito. Un adattato, appunto. Ma tant’è. Gigi Vitale invece, sull’altro versante, è certo di una maglia da titolare. E siamo al centrocampo. Rosina e Odjer sono certi di partire nell’undici base, ma le loro collocazioni in campo sono tutte da verificare. Tentenna la posizione di Busellato, insidiato dai vari Ronaldo, Della Rocca e Zito. Molto dipenderà da posizioni ed equilibri nella zona nevralgica del campo. In caso di 4-4-2 con Rosina esterno a destra, Odjer e Busellato agirebbero al centro con uno tra Zito e Della Rocca sul fronte sinistro. Nell’ipotesi in cui, invece, Sannino conceda a Rosina la licenza di offendere, accentrandosi e spostando l’ago dello schema ad una sorta di 4-3-1-2 si renderebbe necessaria la presenza di un play-maker. In quel caso le quotazioni di Ronaldo salirebbero notevolmente. In quel caso ci sarebbe ancora più bisogno di interdittori ai suoi fianchi: Oder a destra ed uno tra Busellato e Zito sul fronte sinistro.
In attacco ancora fiducia al tandem composto da Coda e Donnarumma. I due sono stati spronati a dovere dal tecnico in questi giorni e proveranno a scardinare la retroguardia vicentina. Occhi puntati soprattutto su Alfredo Donnarumma, oggetto del desiderio nel mercato estivo di mezza serie B ed oggi ancora a digiuno di gol con prestazioni avare del suo pedigree. Massimo Coda, invece, sogna di bissare il gol da cineteca messo a segno alla prima in casa contro il Verona. Magari con un sigillo da tre punti dopodomani.