La Salernitana riparte. Domani al via i test medici, lunedì gli allenamenti in piccoli gruppi e dal 28 maggio quelli collettivi. Stabilito il cronoprogramma dei lavori, in attesa della data della ripartenza del campionato. Convocati atleti, staff e dirigenti: a scaglioni si ritroveranno da domani mattina al Mary Rosy per una tre giorni di tamponi, test sierologici e nuove visite mediche di idoneità sportiva, dopo l’inattività di quasi tre mesi. Da lunedì pomeriggio, poi, Di Tacchio e compagni saranno divisi in mini gruppi per riprendere gli allenamenti individuali. Saranno sedute ufficiali, si legge nel comunicato del club.
Si torna alla “normalità”, dunque con la chiamata diretta del datore di lavoro. Il 28 maggio, poi l’incontro tra Figc e Governo che decreterà il definitivo via libera alla ripresa del campionato. Il club ha definito l’organizzazione fino ad allora: il protocollo prevede che i tamponi siano ripetuti il giorno del primo allenamento e poi una volta ogni quattro giorni. Spazio anche ai test sierologici all’avvio delle sedute, da ripetere dopo due settimane. La Salernitana ha stretto una partnership con un istituto privato che si occuperà di tutto nel Mary Rosy sanificato di recente. Il gruppo squadra sarà composto da una cinquantina di persone. Dirigenti, dipendenti di sede, staff tecnico, fisioterapisti, magazzinieri e calciatori si sottoporranno ai controlli. Continua a tener banco la questione del taglio stipendi e dei contratti/prestiti in scadenza al 30 giugno. Ieri il direttivo Assocalciatori ha duramente condannato l’intenzione della Figc di consentire l’iscrizione ai prossimi tornei alle società che abbiano corrisposto solo la mensilità di maggio ai calciatori e dimostrino contemporaneamente di avere con loro un contenzioso su marzo/aprile “che nella maggior parte dei casi potrebbe essere strumentale”. Nei prossimi giorni l’Aic chiederà un passo indietro a leghe e Figc. Fase di stallo in casa granata: i vincoli saranno prorogati al 31 agosto, ma non c’è un regolamento univoco e, per assurdo, chi è in scadenza potrebbe anche decidere di salutare (non potendo però giocare altrove fino al 1 settembre). Sulle cifre, per la società vale il quantum annuale pattuito a inizio stagione, senza aumenti per luglio/agosto. Se possibile, con qualcosa in meno. I calciatori sono ben disposti, ma non vorrebbero pagare eccessivamente. Se ne riparlerà comunque dopo il 28 maggio.