Tutto rinviato al 24 settembre. Fino ad allora, l’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi resta in… stallo. Ieri mattina il Consiglio di Stato ha rinviato la discussione che verte principalmente sul fatidico prolungamento della pista, direttamente all’udienza di
merito, fissata per il 24 settembre prossimo. A Palazzo Spada, nella città eterna, si era arrivati dopo il ricorso presentato da 13 cittadini, proprietari di altrettanti fondi nei pressi del Costa d’Amalfi, accolto dal Tar di Salerno per incompatibilità urbanistiche e ambientali. La Gesac, società titolare delle concessioni dello scalo salernitano (oltre che di quello di Napoli-Capodichino) aveva presentato immediatamente ricorso e si era arrivati al consiglio di stato. Con la Gesac si sono costituite ad adiuvandum la Regione Campania e di recente anche la Filt-Cgil.
Il rinvio a settembre comporta uno stallo di circa tre mesi. Fino ad allora infatti non potrà essere sbloccato l’iter amministrativo e burocratico necessario a far partire i lavori di ampliamento della pista. Prima della sentenza del Tar di fine febbraio l’aggiudicazione del bando da 25 milioni di euro, infatti, era ancora alla fase provvisoria. Poi ci sarebbero voluta l’aggiudicazione definitiva e quindi l’inizio della progettazione. Nel caso in cui il massimo organo giurisdizionale confermi quanto deciso dal Tar si registrerebbe lo stop definitivo dell’intero progetto di sviluppo infrastrutturale dell’aeroporto salernitano. Nell’ipotesi in cui, invece, il Consiglio di Stato annulli la sentenza del Tribunale amministrativo di Salerno, si potrà ripartire dalla fase in cui ci si era fermati. Inevitabile, però, che i tempi slittino vertiginosamente. Staremo a vedere.