Nel mondo del calcio vi sono molte personalità, per così dire, controverse. Alcune sono diventate delle celebrità per le loro prodezze in campo, al fianco dei compagni di squadra e sono entrati nel cuore dei tifosi. Altri personaggi, invece, hanno sempre colpito per la loro storia, per la loro abilità nel non conoscere la parola arrendersi. Altri ancora, purtroppo, sono diventati famosi anche per il loro passato nascosto, per eventi di cronaca non idonei al buon sportivo.
Ecco, come possibile leggere anche su Scommesse24, la storia di Antonio Cassano è un connubio di tutti questi elementi. Un passato difficile, unito a grandi doti da calciatore e a notizie di cronaca non sempre favorevoli in un ambiente complicato, come quello del calcio, che non lascia spazio ad errori.
Il talento del calcio pugliese
La storia calcistica di Antonio Cassano inizia con la Pro Inter, una squadra locale della sua Bari. Il giovane Antonio, infatti, viveva un’esistenza insolita. Il padre aveva abbandonato la moglie e il figlio quando questi era ancora un infante. La mafia, ben presto, entrò a far parte della vita di Cassano dal momento che il giovane cominciò a frequentare, in adolescenza, compagnie pericolose. Il calcio fu l’elemento che permise a Cassano di togliersi di mezzo da quella che era la malavita e la criminalità organizzata barese.
Come già detto, nel 1994, il giovane Antonio mosse i primi passi nel mondo del calcio a soli 12 anni. La sua prima squadra fu, per l’appunto, la Pro Inter ma gli osservatori del Bari erano già presenti e iniziarono a mettere gli occhi su quel giovane giocatore. Da giovanissimo, dopo due anni di gioco con la squadra di provincia, Cassano ottenne un contratto d’oro: il Bari lo aveva scelto per giocare in Serie A.
Dal derby di Puglia al tetto d’Europa
Debuttare in Serie A è sempre un’emozione unica. Debuttare, però, durante una delle partite più famose e attese dell’intero campionato è tutt’altra storia. Antonio Cassano, infatti, vestì i colori del Bari in occasione del match contro i giallo – rossi del Lecce nel derby più importante di tutto il tacco d’Italia. Il match si concluse con un tirato 1 a 0 per la squadra leccese ma, ormai, la stella di Antonio Cassano era nata. Dopo qualche mese, infatti, iniziarono i negoziati con un’altra squadra giallo – rossa, questa volta laziale.
La Roma diede un posto in prima linea a Cassano per ben 5 stagioni durante le quali il giovane mise a segno quasi 40 goal. La rincorsa del successo porterà Cassano sotto le mire di una squadra molto importante a livello internazionale. I Blancos del Real Madrid erano assolutamente interessati al talentuoso giocatore italiano a tal punto che decisero di farlo rientrare nel XV spagnolo.
L’avventura di Cassano in Spagna non fu brillante ma, in ogni caso, favorì la squadra spagnola nella vittoria del suo ennesimo scudetto. Tuttavia, il miracolo europeo si era completamente svaporato. Era il momento di tornare a casa.
Non è sempre oro quel che luccica
Antonio Cassano è stato, di certo, una stella del calcio italiano. Tuttavia, la sua avventura calcistica si è conclusa anche a causa di alcuni eventi di cronaca non esattamente brillanti nella carriera di un giocatore dal passato oscuro quale Antonio Cassano.
Al Real Madrid, infatti, il calciatore è stato accusato di frode fiscale mentre costanti sono stati gli episodi di scontri e liti con colleghi calciatori e compagni di squadra, arbitri e dirigenti sportivi. Si può tranquillamente affermare che Cassano è stato, sicuramente, un personaggio particolare che, tuttavia, ha fatto sognare non poche persone in tutta l’Italia del calcio.