C’è aria di amarcord stasera sulle panchine di Ascoli e Salernitana. Il tecnico del Picchio, Davide Dionigi, da calciatore ha spesso bucato la porta granata a tal punto da consentirgli una doppia cifra di gol (10 in 12 partite) da attaccante di Piacenza, Napoli, Reggina e Sampdoria. Proprio in blucerchiato segnò a Marassi contro i granata in un 2-4 che esaltò gli ospiti di Gigi Cagni. Sulla panchina dei Doria c’era Gian Piero Ventura. Oggi, l’ex bomber sfiderà il suo vecchio maestro… da collega. Ventura ieri mattina gli ha fatto un grosso in bocca al lupo, parlando di Dionigi come di una persona seria nel mondo del calcio… «Sarà bello rivedere e riabbracciare il mister, i suoi complimenti fanno molto piacere», ha risposto ieri Dionigi a Ventura sul sito ufficiale dell’Ascoli. Scambi di cortesie. Vent’anni fa nella Samp neoretrocessa in B (come la Salernitana), con 8 reti Dionigi fu miglior marcatore – peraltro arrivando a gennaio – di una squadra che sfiorò subito il ritorno in massima serie. Chiuse quinta, ad un punto dalla quarta posizione che all’epoca portava alla promozione. Un altro calcio, niente playoff. Quelli a cui oggi ambisce la Salernitana. L’Ascoli, invece, deve badare a mantenere la categoria in una stagione partita con ben altri auspici; attualmente sarebbe ai playout. «Entrambe le squadre devono necessariamente fare punti, anche se per obiettivi diversi. Sarà una partita con la tensione agonistica al massimo», afferma Dionigi. È il quarto tecnico stagionale scelto dal Picchio di patron Pulcinelli dopo Paolo Zanetti (il primo esonerato che – come spesso accade – mantiene pure la media punti più alta dei successori: Roberto Stellone (solo 2 pareggi in 5 partite) e Guillermo Abascal (ex trainer della Primavera bianconera, durato due partite – entrambe perse – dopo la ripresa).
Dionigi è partito come un diesel lo scorso 26 giugno: una sconfitta a Venezia, pari casalingo col Crotone e poi l’exploit di Cosenza. «Un successo che è servito per aumentare la nostra autostima. In settimana abbiamo avuto più tempo per lavorare sulla parte atletica e incrementare la condizione fisica. Su questi aspetti è impossibile concentrarsi quando si hanno soltanto due giorni a disposizione; poi ho cercato di aggiungere qualcosa in più da un punto di vista tattico, ottimizzando il tempo».
Stasera i marchigiani dovranno fare a meno degli squalificati Brlek e Gravillon, ma anche di Rosseti, Beretta e Andreoni che sono in infermeria. Il gioiellino Scamacca non è al top e dovrebbe partire dalla panchina.
Ad Ascoli il “prof” che si occupa degli infortunati è Nazzareno Salvatori, un passato a Salerno con Galderisi nel 2012. C’è del suo sul recupero dell’ex di turno, Pucino, e soprattutto di Scamacca, centravanti con fisico da corazziere (195 cm) ma anche ottima tecnica. Ha deciso lui la sfida di Cosenza, dove ha accusato un problema muscolare. Entrambi partiranno dalla panchina. Sarà l’ex irpino Trotta a guidare l’attacco, con Ninkovic e Morosini alle spalle nel 3-4-2-1 di Dionigi. «Contro la Salernitana saremo in piena emergenza”.