Un blitz a Formello con tanto di cori e striscione eloquenti. Gli ultras granata del Direttivo Salerno hanno consegnato a Claudio Lotito, presso il quartier genersale laziale, un messaggio forte e chiaro. Spingendosi fino al centro sportivo dell’aquila biancoceleste, dove è appena approdato dalla Salernitana Akpa- Akpro, alcuni gruppi della Curva Sud hanno dato vita ad una vera e propria rivolta contro il patron biancoceleste, dedicandogli cori ed uno striscione con cui viene sancita una definitiva rottura. Del resto, dopo l’iniziativa del 9 agosto scorso, a cura del Direttivo Ultras Salerno, i segnali di insofferenza, malcontento, ma anche frustrazione della piazza erano già emersi. Ieri il blitz a Formello da parte di altri gruppi ultras ha dato un ulteriore segnale in tal senso. La contestazione è sfociata in un’azione alquanto clamorosa, forte, che segna un punto di non ritorno perchè, dinanzi al silenzio assordante degli ultimi tempi della proprietà, la tifoseria ha mosso un passo deciso e decisivo, facendo capire che neanche da parte sua c’è la disponibilità a dialogare. Si va verso un muro contro muro. Da una parte, il sempre più distaccato atteggiamento della proprietà, dall’altro una sorta di grido di dolore del tifo granata che sta cercando di ritrovare anche unità e compattezza, a cui, probabilmente, si giungerà nel momento in cui si troverà una sintesi anche su termini e condizioni della contestazione. Il malumore verso i patron è trasversale, unisce ormai quasi tutta la tifoseria granata, sia il mondo ultras sia la maggioranza silenziosa. Resta da capire se questa voglia di cambiamento, che per ora può esprimersi solo attraverso l’auspicio che la Salernitana possa trovare un altro proprietario, che sia più innamorato della maglia e non abbia impegni con altri club, venga alimentata da un vento che spazzi via tutti i protagonisti dell’ultimo lustro, quello dell’anonimato in cadetteria, dei progetti tecnici mai realmente concepiti e sempre puntualmente smontati, abortiti, rinnegati. E, al tempo stesso, c’è da augurarsi che il vento sempre più forte di contestazione serva ad alzare il livello di attenzione sul modus operandi in questo mercato del club granata che deve fare tanto per non perdere posizioni nella griglia di partenza del prossimo campionato cadetto e per allestire una squadra che abbia davvero le potenzialità di essere protagonista. L’inizio non è stato dei migliori ed ora, a prescindere da quello che sarà il futuro societario, l’attuale proprietà è chiamata a rispondere con i fatti, allestendo una rosa forte e completa che non sia in partenza inferiore alle altre rivali.
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