Il primo effetto delle segnalazioni frequenti ed insistenti dei residenti è stato raggiunto. Da oggi, infatti, da via Belvedere sono scomparse le grosse buste che da quasi due settimane erano state poste sul ciglio della strada dopo l’incendio dei giorni scorsi. Il timore che il propagarsi di un nuovo rogo potesse coinvolgere anche i sacchi di spazzatura che erano stati lasciati sulla strada in attesa di essere rimossi era molto forte nei residenti. Una criticità è stata risolta, ma ne restano altre. La montagna, arsa dalle
fiamme, è diventata luogo di scorribande notturne, nonostante le transenne che vieterebbero il transito dei veicoli. E non mancano rifiuti, in particolare bottiglie di vetro o di plastica, abbandonati tra le sterpaglie o, meglio, su quello che resta della vegetazione. Fin dall’autunno scorso, quando le forti piogge provocarono degli smottamenti, c’è il rischio che massi, terriccio e detriti possano venir giù, staccandosi dalla parete rocciosa. Ci sarebbe bisogno di mettere in sicurezza la montagna, per evitare che auto e passanti possano essere investiti dai massi. Con l’autunno e con le eventuali precipitazioni tipiche del periodo, infatti, non mancano le preoccupazioni. Il rischio idrogeologico è elevato ed i residenti si aspettano un intervento risolutivo da parte delle autorità preposte.