Diversamente da come promesso ancora niente è stato fatto per potenziare il Trasporto Pubblico Locale!
Ho ascoltato l’annuncio della Regione: “Covid-19 più autobus in strada più sicurezza”.
Si tratta di 350 nuovi bus da assegnare alle Aziende che forniscono i servizi di Trasporto Pubblico Locale sul territorio regionale.
Niente di “straordinario”! La procedura per l’acquisto di nuovi pullman, avviata nel 2017, è normale attività dell’Ente Regione.
Mentre 20 anni fa la Regione erogava contributi alle singole Aziende per l’acquisto di nuovi mezzi, nel lontano 2004 la Giunta Bassolino sperimentò la gara unica e pubblica per l’acquisto dei bus. Per risparmiare sui costi unitari ed usufruire degli eventuali ribassi d’asta, al fine di aumentare il numero dei nuovi mezzi a disposizione.
C’è però inesattezza nelle dichiarazioni rilasciate alla “stampa”: i nuovi bus affidati alle Aziende di trasporto, non incrementano il numero dei mezzi in circolazione, ma sostituiscono i vecchi pullman da rottamare. Bisogna aspettare ancora per vedere “più autobus in strada”!
I programmi d’esercizio che si attiveranno a breve (apertura scuole ed Università) ricalcano par pari le corse aggiuntive che ogni anno le Aziende di trasporto sono obbligate, per contratto, a svolgere.
I servizi che vengono svolti in questo periodo di emergenza sanitaria, quindi, sono ancora gli stessi che venivano svolti negli anni passati.
Il Governo si è fatto carico di distribuire 500 milioni (D.L. n.34) sull’intero territorio nazionale, per compensare le perdite delle Aziende di Trasporto dovute ai “mancati passeggeri”, durante il look down.
Se lo Stato trasferirà alle Regioni, come promesso, ulteriori 300 milioni (D.L. n.111), allora si potranno effettivamente incrementate le corse del T.P.L.!
È diventato il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (su gomma ed anche su ferro), una priorità in tempo di Covid.
È necessario consentire il distanziamento tra viaggiatori (studenti e lavoratori) specialmente nelle ore di punta.
Anche la Regione potrebbe fare meglio la propria parte altrimenti i cittadini continueranno ad ascoltare “annunci”, che non garantiranno in alcun modo la sicurezza (indispensabile dal punto di vista sanitario) nell’uso dei mezzi pubblici!