Liceo Regina Margherita: “triste, solitario y final”
Forse per qualcuno è una novità, ma vorremmo ricordare, nostro malgrado, all’ex collega Avossa che anche i docenti hanno una propria voce, un proprio pensiero ed una conseguente libertà di espressione. Attribuire dunque alla Dirigente Angela Nappi le parole pronunciate dal corpo docente del Liceo Regina Margherita assume un duplice, mortificante significato: disattenzione, o meglio, pregiudizio al momento della lettura da una parte, totale mancanza di stima e fiducia nei confronti della categoria dei docenti, dall’altra.
E questo solo per quanto riguarda la forma! Se poi vogliamo occuparci della sostanza, alziamo il sipario su una delle scene più assurde e tragicomiche degli ultimi tempi: i banchi per l’Africa! Parole che messe insieme danno un gran senso di calore e di umanità, come immediatamente ricorda il Presidente del consiglio di Istituto della scuola media Pirro quando mostra- a differenza della scuola Regina (cattiva!) Margherita- di aver compreso il significato strappalacrime di un’operazione del tutto strumentale. Sì, perché i banchi abbandonati nel cortile e che potrebbero “rendere felici” i bambini dell’Africa, non appartengono al liceo Regina Margherita, bensì proprio alla scuola media Pirro che li lascia marcire sotto le intemperie. Il Liceo, viceversa, conserva in luoghi protetti banchi utilizzabili – che potranno servire, dato che altri non ne sono arrivati mai- ed ha destinato non all’Africa, bensì alla discarica, quelli in disuso perché rotti o arrugginiti: sarebbe un po’ come donare ad enti benefici o parrocchie un frigorifero non funzionante da mettere in una casa-famiglia per fare vedere che c’è, liberandosi dell’ingombro in casa propria.
E ci fa male essere accusati di non avere il senso della solidarietà quando ne facciamo da sempre esperienza quotidiana come comunità educante e tanto più in questo difficile momento. E ci duole ancora di più scoprire che le nostre istituzioni sono pronte ad una solidarietà che – come la nostra attuale didattica- sembra viaggiare solo a distanza ignorando le richieste di aiuto più vicine.
Perché è questo ciò che abbiamo invocato: semplicemente aiuto. Oggi più che mai si richiede da parte delle autorità di governo solidarietà e cooperazione, invito che abbiamo rivolto alle istituzioni locali che più di tutti lavorano a tutela della comunità cittadina, senza addossare colpe, ma sollecitando un intervento di pronto soccorso di fronte ad un problema reale e drammatico. I docenti ed il personale tutto del Liceo Regina Margherita desideravano parlare solo ed esclusivamente di questo, di una situazione che ci condurrà – da innocenti- agli arresti domiciliari insieme agli studenti che pagano e pagheranno un prezzo troppo per colpe altrui…
Il resto è silenzio. Non desideriamo essere trascinati in faide che non ci appartengono, dunque, usciamo di scena e, con dignità e serietà, caliamo il sipario.
Salerno, 22 ottobre 2020
I docenti ed il personale Ata del Regina Margherita