LOCKDOWN CAMPANIA, DURA LA REPLICA A DE LUCA DA PARTE DEL MONDO POLITICO

La politica campana risponde alle forti dichiarazioni rilasciate del Governatore De Luca sulla richiesta fatta al Governo nazionale per il lockdown totale.
“La richiesta di un nuovo lockdown è la limpida ammissione del fallimento”. Così dichiara il consigliere regionale della Lega, Severino Nappi. “De Luca ha sfornato un’ordinanza al giorno senza riuscire a frenare i contagi: ora vuole chiudere i cittadini in casa ed evitare le proteste, non gli resta che dimettersi. I campani non possono morire soffocati nella morsa tra l’inettitudine del Governo e le pagliacciate del governatore”.

Accanto a lui anche il commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, Antonio Iannone: “L’annuncio della chiusura totale della Campania è il personale fallimento di De Luca. Scontato che si arrivasse a questo perché per 8 mesi non è stato capace di mettere in campo qualcosa, soltanto propaganda per la sua campagna elettorale. Nessuna capacità organizzativa: pochi tamponi i cui esiti si ricevono dopo settimane, nessun aumento dei posti letto e delle terapie intensive negli ospedali, gli ospedali Covid privi finanche dei collaudi, zero capacità di tracciare i contagi. Nella prima ondata è stato il bravo medico del malato immaginario ed ha truffato gli elettori campani. Questa nuova chiusura che distruggerà la nostra economia è soltanto colpa del governatore e della sua inerzia. È irresponsabile, peraltro, annunciarlo nel suo delirio del venerdì, perché ora tutti si riverseranno nei supermercati a fare scorte favorendo la diffusione del contagio. De Luca: un fallimento completo. Per i Campani la sua gestione è stata più letale del virus”.

Duro anche l’appello dell’On. Gigi Casciello che dichiara: “La richiesta di lockdown totale avanzata al Governo dal Presidente De Luca conferma il fallimento prodotto dalla Regione Campania da marzo, dall’inizio della pandemia, fino ad oggi”. L’On. Gigi Casciello, Deputato di Forza Italia, così attacca il governatore campano e in una nota insiste: “De Luca spieghi come ha impiegato 1 miliardo di euro di fondi europei, spesi tra prebende, consulenze e interventi a pioggia che non hanno prodotto alcuna sicurezza, nè sostegno reale alle diverse categorie. La Regione – continua ancora On. Casciello – non è stata in grado di potenziare il sistema della tracciabilità dei contagi, che oggi è totalmente saltato. Nell’area metropolitana di Napoli i cittadini positivi e non, rimangono abbandonati a loro stessi, non vengono neanche contattati dalle Asl. Ci sono persone che da decine di giorni aspettano ancora di fare il tampone. In tutta la nostra Regione le persone che risultano contagiate dal covid sono in casa, isolati, non possono uscire né andare a lavoro e sono assolutamente abbandonati. La Regione doveva realizzare le Unità territoriali per essere più prossimi ai cittadini. Ma nulla, non è stato fatto niente. Solo chiacchiere a volontà”.
Il Parlamentare azzurro, componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati aggiunge: “Senza contare che le prestazioni sanitarie sono sospese e quanti soffrono di altri patologie sono impossibilitati a riceve finanche una diagnosi. De Luca doveva lavorare su questo e su altro. La protesta che è esplosa in Campania ieri ed oggi da parte di commercianti, ristoratori e operatori del settore, conferma che l’attuale situazione di emergenza in Campania con casi sempre più in aumento – solo oggi ne contiamo 2280 – è stata prodotta dall’incapacità in questi mesi di impegnare risorse finanziarie per potenziare i trasporti, evitando così assembramenti che hanno favorito e stanno favorendo il contagio e mettere in sicurezza le scuole di ogni ordine e grado. Le risorse finanziarie andavano destinate a potenziare con risorse umane e con strumentazioni adeguate le Asl, per creare finalmente le Unità territoriali prossime ai malati, per difendere e tutelare i cittadini campani. La verità è che De Luca ha utilizzato la pandemia per accrescere il proprio consenso elettorale piuttosto che combattere il diffondersi del contagio. Il Governo, piuttosto che assecondare le manie napoleoniche del governatore, inizi a pensare a come commissariare la sanità in Campania”.

“Sono contrario al lockdown perchè sarà un colpo mortale per l’economia della Campania. Questa decisione serve soltanto a mascherare il fallimento del Governo Pd-M5S, sostenuto anche dal governatore De Luca, e ovviamente della stessa Regione Campania, sebbene in parte minore”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e deputato campano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Il Covid-19 ha una scarsa letalità: più del 90 % dei contagiati, infatti, sono asintomatici e tra i sintomatici pochi sono fortunatamente gravi. In questi mesi, dunque, bisognava concentrare gli sforzi per tutelare le fasce deboli, anziani e malati in primis, ed assumere medici e infermieri aprendo anche nuovi reparti Covid negli ospedali per aumentare i posti letto. Bisognava potenziare i trasporti per prevenire la principale fonte di affollamento. Quindi, per prevenire la seconda ondata della pandemia e rallentare il virus non è stato fatto nulla. E oggi si decide di chiudere la Campania, ma senza fare nulla, ancora una volta, per le fasce di popolazione più a rischio. La mia – precisa Cirielli – non vuole essere una polemica pretestuosa nei confronti del governatore De Luca che, comunque, ha ricevuto un ampio mandato dai cittadini campani. Ma è evidente che così come non è stato merito suo la scarsa diffusione del virus a marzo, oggi non è soltanto colpa sua la situazione drammatica in cui si trova la nostra regione. È innanzitutto responsabilità del governo della Nazione, peraltro in mano principalmente al Pd, che non ha aiutato affatto la Campania con risorse straordinarie per la sanità, per trasporti e per la prevenzione a tutela soprattutto delle fasce deboli. Adesso, però, non si può far fallire la regione per bloccare un virus il cui contenimento oramai è fallito, ci vuole subito un Piano B: cioè concentrarsi per la tutela delle fasce deboli” conclude Cirielli.

“In Campania la situazione è drammaticamente fuori controllo e le ultime scomposte esternazioni del Presidente della Regione confermano l’incapacità di affrontare la situazione da un punto di vista concreto e non solo mediatico”. Così Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania.
“È evidente – dice – che la Regione da sola e in queste condizioni non può gestire una fase tanto delicata. Mancano strumenti e capacità: il Governo deve affiancare la Campania con poteri straordinari, se non sostitutivi. E deve farlo ora.
Sono preoccupato per la tenuta della Campania”.
“La politica – aggiunge Caldoro- non può abdicare le proprie responsabilità e limitarsi a minacciare il lockdown, buttando la colpa sui cittadini e distruggendo il tessuto produttivo. La politica non può chiudersi nei palazzi. Deve ascoltare le richieste delle famiglie, di chi produce e di chi lavora.
Al dramma sanitario si aggiunge il dramma economico. Ed il rischio sarà quello di forti tensioni sociali e di irreversibili crisi”.
“Gli unici ad approfittarne – aggiunge- saranno le organizzazioni criminali, che già oggi non rispettano alcuna regola. Rischiamo un’esplosione del mercato nero, controllato sappiamo bene da chi”.
“Bisogna lavorare per proteggere tutti e rassicurare la cittadinanza con buone prassi sanitarie. Abbiamo fatto molte proposte e continueremo a farle. Bisogna prevenire e curare utilizzando anche le enormi potenzialità della sanità di territorio. Aumentando posti letto e personale. Ora e senza chiacchiere. Lo show è finito. Resta la realtà” conclude.

Autore dell'articolo: Redazione