E’ stato siglato oggi nel Comune di Salerno il protocollo d’intesa finalizzato alla richiesta della candidatura all’Unesco della Scuola Medica Salernitana nella lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Hanno firmato il protocollo il sindaco di Salerno (Ente capofila), Vincenzo Napoli, il rettore dell’Università di Salerno Vincenzo Loia, la soprintendente Francesca Casule, il presidente della Fondazione Scuola Medica Salernitana Corrado Liguori. “Abbiamo firmato questa mattina il protocollo per la promozione della Scuola Medica Salernitana come bene immateriale dell’Unesco. Questo primo step prefigura un futuro importante per la Scuola Medica Salernitana, per la diffusione della sua storia e dei suoi valori nel modo. Faremo in modo-ha detto – che divenga uno strumento culturale importantissimo ed un elemento di marketing territoriale, che potrà avere anche risvolti economici”.
L’assessore alla Cultura, Tonia Willburger lo ha definito “un passo decisivo per Salerno e per la sua identità storica. Non solo la trasmissione dei saperi ma anche dei suoi valori, cioè l’accoglienza, l’inclusione, il benessere. Tutto ciò è possibile grazie ad un progetto di rete tra istituzioni scientifiche e culturali del territorio. L’obiettivo è creare attività che servono per arricchire il dossier per la pratica della candidatura. Realizzeremo un ciclo di conferenza, la prima delle quali alla fine di novembre-inizio dicembre, in base alla diffusione della pandemia. Altre conferenze saranno realizzate per promuovere all’interno della città la memoria storica della scuola. E’ anche un’occasione di sviluppo economico per la nostra città. Tutte le attività si dovranno svolgere entro fine marzo 2021. Ci vorranno quattro anni per avere il riconoscimento. Questo è il primo passo”. Per il Rettore Loia si tratta di “un traguardo importante”. Secondo il Presidente della Fondazione, Liguori: “nel momento in cui tutto è virtuale, con questo importante tentativo cerchiamo di alimentare quella energia culturale che si tramanda da secoli e che ha reso la nostra città Hippocratica Civitas”.