Sussistono dunque fondati elementi per predisporre un’istruttoria di natura tecnica per verificare le condizioni di presenza di inquinanti nell’area della Valle dell’Irno. E’ questa la replica del Ministero della Salute comunicata e resa pubblica stamani in conferenza stampa dal parlamentare del movimento 5 Stelle Nicola Provenza. Il giorno dopo l’assoluzione dei vertici delle Fonderie Pisano dalle ipotesi accusatorie che erano state formulate a loro carico, per emissioni in atmosfera, inquinamento e scarichi di acque reflue industriali nel fiume Irno, il deputato dei grillini stamani nel corso di una conferenza ha chiarito anche la sua posizione in merito all’emergenza Covid, sulle attività svolte negli ultimi mesi e sulla gestione della pandemia sul territorio salernitano.
“Ci tenevo a comunicare, da rappresentante istituzionale di questa città e di tutto il collegio, qual è la mia posizione in questo momento, soprattutto relativamente all’emergenza Covid ma anche rispetto a tutta un’altra serie di temi che sono in questo momento determinanti. Se la Campania in questo momento è in zona gialla, evidentemente i dati forniti dalla Regione al ministero della Salute ci collocano in questa zona e quindi noi prendiamo atto di questo”, ha detto Provenza. “Vuol dire che la situazione è seria, ma non è grave. Se poi dovesse essere più grave di quanto non dicano i dati trasmessi, c’è da chiedersi se c’è un difetto comunicativo o cos’altro. Questo è il momento in cui viene da fare un ragionamento rispetto a una comunicazione che abbiamo visto due settimane fa, quando dalla Regione ci veniva comunicata la necessità di una chiusura totale, con una situazione che a quel punto sembrava gravissima, vista anche la modalità con cui fu veicolata rispetto anche all’esibizione di immagini di Tac piuttosto che di una chiusura rispetto a cui si invocava addirittura un pericolo imminente. Ci tengo a precisare, ma questo è venuto fuori sia nel dibattito politico parlamentare che in altre occasioni, che i 21 parametri di cui si parla in questi giorni rispetto alla necessità di calibrare gli interventi in maniera effettivamente proporzionata rispetto alle singole zone, sono conosciuti già da aprile scorso e sono condivisi con tutte le Regioni in una cabina di monitoraggio che è costituita da componenti di ministero della Salute, Istituto superiore della Sanità e Conferenza Stato-Regioni, tra i quali figura tra l’altro anche la Campania.
I dati, dunque, sono in evoluzione per Provenza. “Quando si prende un provvedimento bisogna attendere il tempo necessario per capire quali sono le dinamiche evolutive. Io ringrazio tutti i professionisti della salute, medici infermieri, operatori socio sanitari e assistenti sociali che in questo momento stanno fornendo un contributo straordinario per gestire e contenere questo fenomeno. L’emergenza va governata e laddove non ci arriva una capacità gestionale/amministrativa ci sta arrivando la capacità di professionisti che riescono col loro impegno, quello sì a mani nude in molti casi, a mantenere determinati equilibri. Lo dico perché sono quegli stessi professionisti che già in passato erano dediti alla loro professione e alla loro attività.
Non cercano né ribalte mediatiche né visibilità, ma lavorano a stretto contatto con i pazienti e con i cittadini che in questo momento non trovano risposte soprattutto relative a patologie no Covid; tra l’esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni convenzionate e gli ambulatori pubblici che non possono essere più dedicati a questo tipo di attività, riscontriamo una criticità talmente importante da dover dichiarare che la realtà davvero è più grave. L’emergenza reale è proprio per questo tipo di ammalati”.
Poi, il focus sulle Fonderie Pisano di Salerno alla luce della sentenza della magistratura emessa nella giornata di ieri. “Seguo questa tematica con grande interesse e con una partecipazione attiva nel mio ruolo istituzionale – ha detto Provenza -. Ricordo che diversi mesi fa siamo stati al ministero dell’Ambiente, dopo costanti interlocuzioni con il ministro Sergio Costa, con il comitato “Salute e vita”, rappresentato da Lorenzo Forte, con il sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, e con gli attivisti Salvatore Milione e Raffaella Vitale. In quella occasione sollecitammo ulteriormente la costituzione di parte civile che il Ministero mise poi in campo rispetto al procedimento penale verso le Fonderie Pisano. Sono molto vicino a tutti i cittadini che hanno lavorato in questi lunghi anni per sapere la verità. Quello che manca in questo momento rispetto a certe vicende è la trasparenza. Per questo motivo, il 4 agosto scorso, ho presentato una interrogazione al ministro della Salute per sapere se fosse informato sulla mancata pubblicazione dei dati definitivi dello studio Spes e dunque sull’analisi epidemiologica rispetto allo stato di salute dei cittadini che insistono nell’area della fonderia. Ho provato a sollecitare questa risposta, che mi è arrivata proprio in questi ultimi giorni. Il Ministero, dopo una serie di premesse, tenendo conto di quanto rappresentato, concluda che sussistono dei fondati elementi per disporre un’istruttoria di natura tecnica al fine di verificare le condizioni reali di presenza di elementi inquinanti nell’area interessata. Il dicastero dunque assume un impegno preciso: l’Istituto superiore di Sanità per intenzione del Ministero avvierà uno studio epidemiologico ulteriore sulla popolazione residente nella zona dove insiste lo stabilimento, assegnando però un termine preciso per predisporre la relazione illustrativa, che è di 90 giorni. Appena ci saranno gli esiti dell’indagine provvederò, come è giusto che sia, a renderli noti a tutta la cittadinanza”.
Infine, il deputato del Movimento 5 Stelle ha chiarito la propria idea sulle elezioni amministrative in programma a Salerno tra sei mesi. “Non c’è il nome del candidato sindaco ma c’è un’idea, che rappresenta un progetto condiviso che è tutto sommato una necessità di fare su Salerno un patto civico che sia nelle condizioni di aggregare quante più forze possibili sia di comitati di aree che in questa città hanno sempre svolto un ruolo di attivismo ma anche un ruolo culturale”, ha concluso. “Salerno in questo momento ha bisogno di una aggregazione di questo tipo. Se riusciremo a far svolgere al Movimento 5 Stelle in questa città un ruolo di catalizzatore per questo patto civico, penso che otterremo risultati importanti. Bisogna evitare pregiudiziali di qualsiasi tipo, fare un esercizio di umiltà rispetto a un tema più importante, che è il bene comune e probabilmente il Movimento deve essere il catalizzatore di queste energie perché il ruolo che adesso ha, sul piano nazionale e regionale, deve assumerlo anche sul piano cittadino”.