TEST COVID, L’IMPUT FIGC: “CENTRALIZZARE I TAMPONI”

Il club granata conferma la fiducia al laboratorio di analisi cliniche “Futura Diagnostica” di Avellino su cui la Procura della Repubblica irpina ha aperto un fascicolo per l’esito dei tamponi discordanti su tre calciatori della Lazio con le ipotesi di falso, epidemia colposa e truffa in pubbliche forniture.
La Salernitana oggi farà fare un nuovo giro di tamponi molecolari a tutti i giocatori della Primavera, mentre giovedì prossimo al gruppo prima squadra toccheranno sia i tamponi sia i test sierologici. Di Tacchio e compagni saranno processati come da copione dal Centro “Futura Diagnostica” fondato da Walter Taccone al cui timone oggi c’è il figlio, Massimiliano.
Sull’argomento tamponi si è soffermato il presidente della Figc, Gabriele Gravina a margine della riunione del consiglio federale che si è tenuta ieri a Roma ed a cui ha partecipato – in presenza – anche Claudio Lotito. Il numero uno della Federazione ha confermato l’intenzione manifestata già nel recente passato di uniformare i controlli sui tamponi. “È un’idea che avevo già proposto mesi or sono – ha dichiarato Gravina – e che abbiamo approvato venerdì scorso in occasione del comitato di presidenza. Non entro nel merito dell’autodeterminazione delle singole leghe. Ci è stato detto che sarà fatto, l’auspicio è che ci sia una centralità da parte di tutte le leghe, se questo non dovesse avvenire sarà la Federazione a farsene carico”. Il Consiglio Federale non si è espresso invece sull’invito da parte del Consiglio direttivo della Lega B che la settimana scorsa aveva investito e invitato proprio la Federazione a legiferare in maniera insindacabile su casi come quello di Salernitana-Reggiana (il cui risultato è ancora sub iudice ndA) in cui una squadra non può scendere in campo a causa dei numerosi contagi, si è già giocata il bonus (di un rinvio) e si aggrappa alle ordinanze dell’Asl territoriale. Gravina, però, ha comunque fatto un passaggio sull’argomento, partendo dal discorso dei nazionali a cui è stato vietato di raggiungere le rispettive rappresentative proprio dalle Aziende sanitarie locali. “Ho manifestato la mia preoccupazione sul mancato coordinamento da parte di alcune ASL – ha dichiarato – Purtroppo siamo l’unica federazione europea ad avere un problema di questo tipo”.

Autore dell'articolo: Redazione