SALERNITANA: BATTERE LA CREMONESE PER UNA NOTTE DA CAPOLISTA

Una notte da capolista. La sognano i tifosi, la vuole Castori, ma c’è di mezzo la Cremonese che all’Arechi sarà spigolosa e scorbutica come nel dna del suo allenatore. Bisoli sa di giocarsi la panchina perchè Ariedo Braida è in arrivo e con lui potrebbe esserci anche un nuovo allenatore, magari Roberto Donadoni. Vietato fare calcoli, più che mai quando si parla di primato, perchè le vertigini da zone altissime della classifica sono sempre in agguato ed i precedenti recenti, vedasi anche la scorsa stagione, non sono incoraggianti. Quando si trattava di compiere quello scatto in avanti, infatti, alla Salernitana è venuto sempre il braccino del tennista. Castori è un martello ed ha fame di punti. Il tecnico ha parlato anche di serie A come nessuno dei suoi predecessori e come, per la verità, nessuno tra proprietari e dirigenti del club granata. Tanto è vero che in una intervista rilasciata ad un sito specializzato il diesse Fabiani ha giustamente sottolineato le difficoltà della gara odierna, ma anche frenato i facili entusiasmi come già fatto anche negli anni passati. Parole e tempi di inserimento sono ormai noti, ma stridono con la voglia di crescere e di sognare della piazza ed anche con le ambizioni del gruppo squadra. Nelle tante interviste concesse agli organi di stampa durante la sosta, i tesserati granata non hanno mai fatto cenno alla promozione, tradendo un certo imbarazzo nel doversi limitare a parlare di “meglio possibile”, che ricorda tanto quel “massimo obiettivo” indicato dai patron nella lettera con cui si celebrava la stipula del famoso patto di Villa San Sebastiano. L’auspiIco è che la Salernitana possa finalmente spiccare il volo, magari senza quel pizzico di paura che ha accompagnato il primo volo della Lazio con l’aereo bulgaro scelto da Lotito, sempre attento al mercato degli svincolati e a cogliere le occasioni. La Salernitana ne ha una enorme, quasi storica, stasera. Vincere contro la Cremonese e salire, anche se solo per una notte, in vetta alla classifica non sarebbe cosa da poco. Dopo cinque stagioni senza grosse emozioni in cadetteria, i tempi per ambire a qualcosa di più sembrano ormai maturi. La società è convinta di aver lavorato bene sul mercato ed allora non resta che aspettare, se non addirittura pretendere, certi risultati. Per questo la partita di stasera conterà più di tante altre, forse come nessuna prima.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto