Capolista sub iudice. Ancora una volta. Ancora una volta, i granata si ritrovano virtualmente i vetta alla graduatoria del campionato cadetto, senza potersi godere ufficialmente la leadership in assoluta solitudine. La truppa di Castori dovrà aspettare la decisione del giudice sportivo. Non è bastato il successo di personalità ottenuto domenica scorsa al San Vito Marulla di Cosenza. Non è bastato lo splendido gol di Tutino a inizio ripresa. I granata dovranno aspettare probabilmente la settimana prossima prima di passare all’incasso di tre punti che appaiono sacrosanti. Il risultato infatti non sarà omologato: resterà sub iudice perché il club silano ha presentato preannuncio di reclamo. Il sodalizio del presidente Guarascio si è affidato all’avvocato Cesare Di Cintio per preparare il ricorso. In queste ore, nello studio del legale lombardo a Bergamo, sono attesi gli atti della gara «per valutare – si legge sul sito ufficiale del Cosenza – se e in che misura vi siano state negligenze/violazioni delle norme regolamentari, tali da ledere il corretto svolgimento della partita». I lupi puntano alla ripetizione della partita. La pretessa onestamente appare a dir poco… pretestuosa.
Tutto ruota sulla triplice sostituzione avvenuta alla mezzora della rirpesa al San Vito Marulla. L’ingresso di Ba dovrebbe essere propedeutico all’uscita dal terreno di gioco di Bruccini. E invece il centrocampista è rimasto in campo nonostante si fosse alzato il tabellone luminoso. I lupi si sono ritrovati così in clamorosa superiorità numerica, dodici contro undici. Quando l’arbitro Dionisi (sollecitato prorpio dalla panchina della Salernitana) se n’è accorto, ha fatto la conta, ha ripristinato ordine e parità ammonendo Ba. Pochi minuti dopo, il calciatore ha commesso fallo e ha subito la seconda ammonizione. Il Cosenza contesta il primo giallo, ma sopratutto l’errore tecncico della quaterna arbitrale: «Ba era stato autorizzato dal quarto uomo – è il succo del discorso – e quindi paga per colpe non sue. L’arbitro ha sbagliato». Insomma doveva essere ammonito Bruccini e non Ba. Non solo. C’è anche il discorso relativo agli slot delle sostituzioni che diventerebbero addirittura quattro, considerando anche il successivo cambio di Bahlouli per Kone al 40esimo della rirpesa. E paradossalmente, l’argomento potrebbe essere portato ad adiuvandum proprio dal Cosenza. Insomma, la situazione è terribilmente ingarbugliata. Un papocchio in pena regola.
La Salernitana resta guardinga e sta(va) pensando di giocarsi proprio il jolly del numero di slot consentiti, quattro anziché tre. In ogni caso, l’errore comporterebbe soltanto un’ammenda per il Cosenza e non certo la partita vinta per la Salernitana che i granata, è giusto ricordarlo, hanno vinto meritatamente sul campo. «Non c’è ragione di temere, non c’è un appiglio che possa provocare la ripetizione del match – ha detto l’avvocato Gentile, legale della Salernitana, al quotidiano Il Mattino – C’è prova televisiva in caso di scambio di persona, ma qui non c’è stata alcuna confusione: l’arbitro voleva ammonire Ba e solo lui. E’ presumibile che il giocatore del Cosenza possa subire un’ammonizione e non la squalifica. Non c’è stata, però, alcuna incidenza sull’esito della partita. Non esiste al mondo. Il giudice non potrà omologare: è un atto dovuto, conseguenza del preannuncio di reclamo. Il reclamo, a propria volta, dovrà maturare entro 72 ore dal match. Poi potrà esserci la pronuncia. Prevedo tempi brevi e soprattutto dico ai tifosi della Salernitana di non temere perché non ce n’è motivo».
Insomma ancora una volta la vetta granata dovrà essere “ratificata” dal giudice sportivo. Chissà, forse la Salernitana capolista sta facendo venire il mal di testa a molti…