Prima in classifica grazie alla difesa. E non solo perchè nelle ultime due gare la porta di Belec è rimasta inviolata. A decidere la gara con il Cittadella è stato proprio un difensore. Con un colpo di testa indirizzato nell’angolino alla sinistra del portiere veneto, Luka Bogdan ha esaltato il teorema costruito da Fabrizio Castori che aveva predicato attenzione e pazienza per non subire il gioco del Cittadella ed aveva avvertito i suoi che le palle inattive avrebbero potuto fare la differenza. E così è stato. A metà della ripresa, sempre su corner, l’occasione migliore per il Cittadella con la girata al volo di Gargiulo neutralizzata in due tempi da Belec. A pochi minuti dalla fine, invece, la Salernitana ha sfruttato al meglio un corner a suo favore, conquistando tre punti pesantissimi. Un successo che non è stato frutto di una prestazione da ricordare per il gioco espresso, ma è maturato per effetto della diligente applicazione tattica dei granata che hanno in un certo senso riconosciuto la supremazia sul piano del gioco degli ospiti ed allora li hanno attesi, anche aggrediti in alcune fasi del match, senza mai accettare il confronto sul loro terreno. Niente fraseggi, giro palla ridotto al minimo se non quasi bandito dal vocabolario, immediate verticalizzazioni in cerca della profondità e di una giocata che potesse risultare decisiva. Un tiro verso la porta di Anderson nel primo tempo e poco altro: dalle parti di Maniero la Salernitana non si era quasi mai affacciata fino a quando non è arrivato il lampo, sotto forma di una testata vincente di Bogdan, salito in cielo grazie ad un terzo tempo perfetto, roba da fare invidia ad un cestista. Per un croato, in fondo, il basket non è materia inesplorata. Il primato in classifica della Salernitana, 23 punti in 10 gare, si fonda più che mai sulla difesa che nelle ultime due partite non ha subito gol e non ha concesso molte occasioni agli avversari. Il passaggio al 3-5-2 non sembra estraneo alla metamorfosi dei granata che hanno incassato solo sette gol e vantano la difesa meno battuta tra A e B, ma che, fino alla gara con la Cremonese, aveva ballato abbastanza, concedendo troppe palle gol agli avversari ed erano più volte stati salvati da Belec. Il cambio di modulo ha dato più equilibrio e copertura, anche se la manovra resta piuttosto scarna. Se non si può avere botte piena e moglie ubriaca, però, Castori si accontenta così, almeno per ora. Il tecnico non si fa illusioni e, del resto, le lacune in alcuni ruoli restano. Intanto, però, la Salernitana guarda tutti dall’alto in basso ed ora è attesa da un mese di ferro in cui dovrà essere ancora più solida e cinica.
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