I principali fiumi della Campania registrano valori dei livelli idrometrici superiori a quelli della settimana scorsa in 25 casi sulle 28 stazioni di riferimento, con una decisa inversione di tendenza rispetto alla scorsa settimana. Gli idrometri segnalano una risalita dei livelli, legata a fenomeni di piena che hanno avuto il loro culmine tra la serata del 6 e la mattinata del 7 dicembre, quando Garigliano, Volturno e Sele hanno fatto registrare livelli decisamente alti, anche se strettamente legati allo smaltimento delle piene.
Gli invasi sono in crescita, e con un deficit di volumi sul 2019 nuovamente in calo.
E’ quanto emerge dall’indagine settimanale dell’Unione regionale Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue della Campania (Anbi Campania) che compila il suo bollettino interno, contenente i livelli idrometrici raggiunti dai principali corsi d’acqua (Fonte: Regione Campania, Centro Funzionale Protezione Civile) nei punti specificati ed i volumi idrici presenti nei principali invasi gestiti dai Consorzi di bonifica della regione e – per il solo lago di Conza della Campania – dall’Ente per l’irrigazione della Puglia Lucania e Irpinia.
Il Sele cresce decisamente sui livelli della scorsa settimana in tutte le stazioni, toccando ieri alle ore 12 i 4,17 metri sopra lo zero idrometrico ad Albanella, forte anche dei consistenti apporti da parte dei principali affluenti.
Il Volturno vede un balzo dei livelli idrometrici rispetto a quelli raggiungi la scorsa settimana, e alle ore 12 di ieri raggiungeva il colmo di piena a Capua con ben 5,25 metri sullo zero idrometrico, quota raggiunta velocemente a causa anche della necessità da parte del Consorzio generale di bonifica di aprire le paratoie della diga.
Infine, il fiume Garigliano presenta livelli idrometrici molto superiori a quelli della settimana precedente. Colmo piena a Sessa Aurunca raggiunto di prima mattina, ma con un livello idrometrico alle ore 12 ancora di 8,92 metri.