E’ andato alla Ge. Vi. Napoli il derby campano di serie A2, valevole per la decima giornata di campionato e per il primato del girone rosso, a braccetto con l’Unieuro Forlì, unica squadra ancora imbattuta, ma con una partita in meno.
La sfida del PalaMangano si è conclusa con il risultato di 78-90 al termine di 40’ dai toni tecnici, fisici ed agonistici elevatissimi, che avrebbe senza dubbio meritato la presenza del pubblico sugli spalti, invece ancora vuoti a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Chi ha seguito l’incontro da casa in diretta streaming si è goduto uno spettacolo unico, nel quale entrambe le contendenti sul parquet hanno dato il massimo per provare ad imporsi l’una sull’altra. Alla fine, ha avuto la meglio la squadra più lunga e lucida nei minuti a cavallo tra il terzo ed il quarto periodo, durante i quali è stato scavato quel solco rivelatosi poi incolmabile, soprattutto per l’assenza di Marino (infortunatosi dopo appena un quarto di gioco) e la mancanza di un uomo d’0rdine nelle rotazioni. Per gli ospiti, straordinaria la prova di Marini, a tratti immarcabile, e di Mayo, autore della più classica delle partite dell’ex.
LA PARTITA
I primi minuti sono di studio. Nessuno dei due quintetti infierisce. Sono tanti gli errori da una parte e dall’altra. Occorrono 2’ per sbloccare il punteggio: ci pensa Jackson con una tripla, a cui fanno seguito i centri dalla media e lunga distanza di Marino (la cui partita durerà poco per problemi muscolari), Thomas e Benvenuti, che valgono il 10-3 al 5’. I padroni di casa sono freddi e pienamente in partita, difendono forte ed attaccano in maniera lucida, conservando un discreto margine di vantaggio (16-6 all’8’). Sale il ritmo e l’intensità della sfida con il trascorrere dei minuti, durante i quali Marini e soci rosicchiano qualcosa prima della sirena (20-15).
E’ un buon momento per gli ospiti che, con Mayo e Marini in particolare, riescono ad impattare 20-20 al 12’ e a portarsi addirittura in vantaggio 20-22 al 13’. La furia agonistica dei partenopei, molto intensi in difesa, non si ferma e si spinge fino al 24-28 al 16’ (parziale di 4-17).
Ma i gialloblù non ci stanno, si affidano al rientrante Cucci e al casertano Sergio per ritrovare la testa della sfida (29-28 al 18’) e allungare poi sull’avversario, fino al 34-28 al 19’ (break di 10-0).
La sirena dell’intervallo arriva mentre il tabellone elettronico segna 34-29.
La sfida a metà campo invertite riprende all’insegna della compagine di casa, che difende bene e trova canestri importanti da Musso e Jackson, che valgono il 41-31 al 22’. La sfida, conservando toni agonistici e fisici elevati, scorre via equilibrata, con botta e risposta da una parte e dall’altra, anche se le difese continuano ad avere la meglio sugli attacchi (47-37 al 25’). Coach Sacripanti si gioca la carta Uglietti, che lo ripaga con due canestri di fila, che riducono le distanze (47-41 al 25’). Un dubbio fallo antisportivo fischiato a Musso permette a Marini di accorciare (54-51 al 28’), ma l’esperienza degli atleti in casacca gialloblù permette alla
Givova di chiudere avanti la terza frazione 62-56.La parte iniziale dell’ultimo periodo porta la firma della Ge. Vi. Napoli, che, recuperando qualche possesso e concretizzando le occasioni create raggiunge la perfetta parità 65-65 al 33’ ed il vantaggio 65-68 al 34’. E’ il momento migliore dei viaggianti, che dalla lunga distanza
tirano con certosina precisione e raggiungono il momentaneo massimo vantaggio 67-78 al 36’ (parziale 5-22). In pratica la partita finisce qui, perché i locali, nonostante ogni strenuo tentativo di rimonta (bene Rossato), non hanno più birra in corpo e sono costretti ad issare anzitempo bandiera bianca, uscendo però dal rettangolo di gioco a testa alta e con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per disputare una stagione da protagonista. Finale: 78-90.
LE DICHIARAZIONI
Coach Alessandro Finelli: «E’ stata la partita che ci aspettavamo a livello di intensità, dai toni agonistici elevati. I primi venti minuti sono stati di alto profilo, abbiamo lasciato all’avversario solo 29 punti e disputato una partita molto solida. Nel secondo tempo invece abbiamo subito più del doppio dei punti ed abbiamo patito moltissimo l’infortunio di Marino, in campo solo per 11’: è il nostro playmaker e cervello in campo, per cui la sua assenza ci ha creato non pochi problemi nelle rotazioni, arrivando corti sul perimetro. Nell’ultimo quarto abbiamo avuto un calo importante, proprio per il prosciugarsi delle energie sul perimetro dovuto all’assenza di Marino, che ha tolto fosforo in attacco ed intensità in difesa. A ciò vanno aggiunti i falli cui erano gravati Cucci e Rossato, con il primo in campo per 21’ dopo appena due allenamenti disputati col gruppo in
seguito al suo brutto infortunio. Siamo amareggiati, volevamo fortemente i due punti, ma per riuscirci avremmo dovuto disputare una gara più solida sui 40’».
GIVOVA SCAFATI – GE. VI. NAPOLI 78-90 (20-15; 14-14; 28-27; 16-34)
GIVOVA SCAFATI: Musso 6, Dincic, Grimaldi n. e., Jackson 14, Marino 5, Festinese n. e., Thomas
23, Sabatino, Rossato 11, Sergio 5, Benvenuti 2, Cucci 12. Allenatore: Finelli Alessandro.
Assistente Allenatore: Di Martino Umberto.
GE. VI. NAPOLI: Zerini 8, Coralic n. e., Iannuzzi, Klacar n. e., Tolino n. e., Parks 8, Sandri, Marini
26, Mayo 18, Uglietti 8, Lombardi 11, Monaldi 11. Allenatore: Sacripanti Stefano. Assistente
Allenatore: Cavaliere Francesco.
ARBITRI: Bartoli Enrico di Trieste, Terranova Francesco di Ferrara, Perocco Alberto di Ponzano
Veneto (Tv).
NOTE: Falli: Scafati 22; Napoli 28. Usciti per cinque falli:
Benvenuti, Zerini, Sandri. Tiri dal campo: Scafati 21/62 (33,9%); Napoli 33/69 (47,8%). Tiri da due:
Scafati 14/34 (41,2%); Napoli 22/40 (55,0%). Tiri da tre: Scafati 7/28 (25,0%); Napoli 11/29 (37,9%).
Tiri liberi: Scafati 29/35 (82,9%); Napoli 13/20 (65,0%). Rimbalzi: Scafati 41 (13 off.; 28 dif.); Napoli
41 (11 off.; 30 dif.). Assist: Scafati 8; Napoli 8. Palle perse: Scafati 11; Napoli 9. Palle recuperate:
Scafati 5; Napoli 7. Stoppate: Scafati 2; Napoli 4.