In una provincia di Salerno, alla prese con le zone gialle, arancioni o rosse, si colora di tinte fosche il settore dell’economia legata all’artigianato artistico tradizionale. “L’assenza di ristori per il settore artistico tradizionale significa mancanza di rispetto per gli ambasciatori del made in Italy nel mondo”. ” A questi artigiani è stato chiesto di rimanere aperti senza poter
vendere al pubblico, semplicemente assurdo -ha fatto notare il presidente della Cna di Salerno Lucio Ronca – una vera e propria presa in giro. Oltre al danno la beffa.” La Cna di Salerno si è fatta portavoce ed interprete della categoria che rappresenta non solo i ceramisti ma anche gli orafi, pellicciai, pellettai, creatori di bijou clamorosamente esclusi dalla possibilità di accedere agli aiuti economici predisposti dal Governo centrale chiedendo un intervento della Regione Campania che ha già aiutato tutte le imprese nel primo lockdown. È importante tutelate il nostro artigianato artistico tradizionale.È un patrimonio immateriale universale”. In un altro ambito quello del commercio si attende la decisione finale per i saldi. La Confesercenti al termine della riunione che si è scolta ieri ha chiesto di farli partire ’11 o il 15 gennaio. Anche qui la beffa oltre il danno perché l’incertezza sta creando ulteriore confusione in un momento in cui chi può da tempo ha già fatto scattare le vendite promozionali. “Siamo l’unica regione che ancora non ha deciso la data d’avvio dei saldi. E’ ancora tutto in sospeso, i magazzini dei nostri associati sono pieni di merce acquistata e rimasta invenduta» ha detto ieri Giuseppe Gagliano di Confcommercio Salerno.