Un ulteriore sistema di restrizioni secondo colorazione sarebbe una scelta irresponsabile prima di conoscere a fine gennaio cosa hanno prodotto le festività natalizie. Servirebbe solo a prolungare all’infinito l’epidemia e a mandare in ancora maggiore confusione cittadini e categorie produttive.
Noi siamo per un’unica zona arancione fino a fine gennaio, quando poi potrebbe scattare la zona rossa nei casi di particolare emergenza. Ma moltiplicare scelte parziali (giallo, giallo rafforzato, arancione, rosso…un visitatore alla volta… sotto i 5.000 abitanti…non oltre i 30 km e via dicendo), cose peraltro assolutamente incontrollabili, significherebbe venire meno a un dovere elementare di messa in sicurezza dell’Italia e a un rapporto semplice per un Paese intero. Servono scelte chiare e applicabili per il governatore della Campania Vincenzo De Luca. La ripartizione in zone delle regioni, è una “cosa demenziale, si manda solo al manicomio il paese. E’ quanto ha affermato stamani a margine di un sopralluogo all’ospedale del Mare di Napoli, dove questa mattina si è aperta una tremenda voragine.
In base ai dati del monitoraggio regionale, da lunedì 11 gennaio emergerà la nuova mappa dell’Italia suddivisa in 3 colori. Stando ai dati, mezza Penisola dovrebbe finire in zona arancione, con poche Regioni che possono sperare nella zona gialla. Tra queste la Campania, che ha registrato uno degli indici di contagio più bassi tra Natale e Capodanno, ma dove è alta l’allerta per un possibile peggioramento della situazione Covid a gennaio.
La Campania potrebbe restare in zona gialla rinforzata con limiti agli spostamenti interregionali e coprifuoco dalle 22 alle 5.