Rialzarsi e ricominciare a fare punti. Morale e classifica da coltivare e rinvigorire per la Salernitana che ad Empoli si presenterà da seconda della classe ed ex capolista solitaria a conferma della bontà del percorso finora fatto. Eppure, ai granata è mancato qualcosa nell’ultimo tratto di strada perché, dopo la sconfitta di Monza, è arrivato il primo dispiacere interno stagionale ad opera del Pordenone in seguito al quale i granata hanno visto l’Empoli scappare via. I toscani hanno tre punti in più e sembrano aver raggiunto equilibri e sicurezze sul piano mentale e del gioco che ora la Salernitana deve dimostrare di non aver smarrito. Solida e cinica per buona parte del girone di andata, la squadra di Castori non è squadra da grande bellezza ed ha segnato il passo quando ha trovato avversari con qualità tecnica superiore, fatta salva la sconfitta col Pordenone, coincisa con una prova per diversi aspetti migliore di altre in fondo alle quali Castori aveva stretto in mano i tre punti. Capita, è il calcio. Proprio per questo, alla prima gara dopo la sosta la Salernitana ha una prova da affrontare. Ci fosse stata difronte un’altra squadra, sarebbe cambiato poco o nulla per quanto riguarda certe sfumature. Carattere e determinazione, capacità di lasciarsi alle spalle gli errori e gli incidenti di percorso: dopo due sconfitte di fila da una squadra che sta veleggiando nelle prime posizioni della classifica fin dall’inizio del campionato ora più che mai è lecito attendersi una forma di reazione di orgoglio. E che ci sia l’Empoli difronte può anche essere un fatto positivo perché la Salernitana sarà ancor di più stimolata e motivata, ma cuore e carattere dovranno essere sostenuti da lucidità tattica, attenzione e voglia di giocare senza troppi calcoli una partita che vale il primo posto nell’immediato. Ci sarà il neo acquisto Coulibaly a compensare le defezioni in mediana di Capezzi e Di Tacchio, ma, certo, a Castori non sarebbe dispiaciuto anche qualche altro rinforzo da poter utilizzare alla ripartenza, per giunta in casa della capolista. Finora il tecnico si è arrangiato piuttosto bene con quel che ha avuto, ma proprio per questo varrebbe la pena consegnargli qualche pedina in più per completare il mosaico. La gara di Empoli sarà la prova del nove non solo per la squadra, ma anche per la società perché a prescindere da come andrà è chiaro che alla Salernitana serviranno innesti mirati, ma di spessore per poter restare dov’è arrivata grazie al sano pragmatismo del suo allenatore.
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