“In questi giorni abbiamo assistito al risveglio delle coscienze pubbliche e istituzionali. Da un lato è piacevole osservare le nuove tecnologie messe a disposizione della pulizia e del decoro urbano, dall’altro lato è invece deprimente constatare che tutto ciò si sia mosso solamente a pochi mesi dalle elezioni comunali.”
E’ quanto dichiara in una nota Maurizio Basso, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative della città di Salerno.
“Sono trascorsi cinque mesi dall’annuncio della mia candidatura e durante questo periodo in tanti mi hanno segnalato i problemi legati all’igiene delle strade cittadine.
Forse si pensa che i residenti di Salerno siano mocciosi capricciosi, marmocchi da accontentare una volta all’anno con il regalo promesso a Natale.
Nel nostro caso sarebbe meraviglioso se gli interventi straordinari si verificassero realmente una volta l’anno ma purtroppo non è sempre così.
La straordinarietà dell’intervento è tale perché è figlia della trascuratezza pluriennale.”
Nella nota Basso prosegue evidenziando la problematica riguardante la scarsa manutenzione dell’alberatura cittadina:
“L’altra cosa che più lascia perplessi, è l’intervento che riguarda la messa in sicurezza del patrimonio arboreo.
Il problema della caduta degli alberi viene addirittura collegato a circa mezzo secolo fa, quando si piantava la flora in un contesto urbanistico diverso da oggi.
In molti casi è anche vero ma non mi sembra che le palme esotiche di via Guercio si possano far risalire all’epoca dell’amministrazione Menna.”
Il candidato sindaco conclude: “Scherzi a parte, mi auguro che i salernitani si rendano conto di cosa si debba fare regolarmente e non straordinariamente.
Per quanto riguarda il decoro urbano delle strade, osservo che in tanti, anche tra le file dell’opposizione, stiano concentrando le loro attenzioni unicamente sulla zona industriale della città.
Ho il sospetto che dietro queste attenzioni si celino altri interessi.
Aggiungo che è da decenni che il tratto stradale che va da via Porto a via Ligea vive in uno stato a dir poco imbarazzante ma nessuno ne fa parola o interviene.”