“Nuovi e ancor più inquietanti fatti di cronaca giudiziaria coinvolgono il Comune di Capaccio Paestum a tal punto che chiediamo alla Commissione Antimafia, che già si è occupata di alcune vicende, di sollecitare il ministro dell’Interno affinché venga nominata una commissione d’accesso per prendere in considerazione l’ipotesi dello scioglimento dell’amministrazione comunale”. A chiederlo, senza se e senza ma, è Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo.
“Sono stato ascoltato il 15 ottobre 2019 dalla Commissione Antimafia su alcune e particolari vicende che coinvolgono gli attuali amministratori del Comune – spiega Vassallo – ho esposto e documentato le azione delittuose messe in campo da alcuni personaggi che siedono attualmente al Municipio”.
“All’azione di legalità e trasparenza – cito solo il caso delle ‘strade fantasma’ – aggiunge – si è scatenata puntuale una campagna diffamatoria e pericolosa”. “Qualcuno ha additato il sottoscritto, il fratello del Sindaco Pescatore, come il ‘nemico del Cilento’ – denuncia Vassallo – veri e propri avvertimenti in uno stile marcatamente mafioso”. “Nulla ci farà indietreggiare, demordere – sottolinea il Presidente della Fondazione Angelo Vassallo – abbiamo già pagato un prezzo altissimo, l’uccisione di un sindaco, un omicidio politico-camorrista che a distanza di anni, è avvolto nella nebbia del mistero”.
“Non abbiamo paura e non temiamo nessuno – conclude Vassallo – camorristi, ignavi e collusi sappiamo come agiscono e per questo chiediamo l’accensione di un faro sull’amministrazione comunale con la nomina di una Commissione d’accesso agli atti che porti allo scioglimento di questa amministrazione”.