RESTO AL SUD: IL LIMITE MASSIMO DI ETÀ SALE A 55 ANNI

Ci sono nuove e importanti opportunità per gli aspiranti imprenditori del Sud Italia. Il limite massimo di età per accedere ai contributi finanziari previsti dal bando Resto al Sud è stato esteso da 45 a 55 anni.

 Dalla Legge di Bilancio 2021 arrivano ottime novità per i residenti del Sud Italia. Un emendamento approvato dalla Camera estende infatti di 10 anni (da 45 a 55) l’età massima per accedere ai contributi previsti dal programma Resto al Sud. Il bando di Invitalia è un finanziamento volto a sostenere tanto l’economia quanto gli aspiranti imprenditori del Mezzogiorno e delle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. Nello specifico, si rivolge ai residenti delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia che intendono avviare un’attività in proprio.

L’agevolazione finanziaria può arrivare fino a 60mila euro per i professionisti singoli o le ditte individuali. Nel caso di società composte da quattro soci, l’incentivo può invece arrivare fino a 200mila euro. Il contributo, volto a coprire tutte le spese attribuibili all’avvio dell’attività, viene erogato per il 50% come finanziamento a fondo perduto e per il restante 50% come finanziamento bancario garantito.

Resto al Sud è decisamente un’ottima opportunità per i giovani imprenditori che volessero intraprendere una propria attività. Si tratta di un percorso, tuttavia, che pone chi lo intraprende di fronte a una serie di sfide che vanno affrontate con la giusta consapevolezza e preparazione.

Il primo passo da compiere è senza dubbio quello dell’apertura della partita Iva. La procedura è gratuita, ma comporta una serie di costi successivi (in primo luogo le imposte sul reddito) che graveranno sul titolare.

Chi fosse in procinto di aprire la partita Iva in autonomia può trovare una risorsa utile ad approfondire l’argomento nella guida redatta dagli specialisti di Fatture in Cloud, che fornisce indicazioni in merito alle procedure di attivazione e dei costi che si potrebbero sostenere. La notizia positiva è quella che, a oggi, lo Stato italiano incoraggia gli aspiranti imprenditori e liberi professionisti, i quali possono usufruire di un regime fiscale agevolato. Rispetto all’ordinario, il regime agevolato (o forfettario) beneficia infatti di una riduzione sulla tassazione e sugli oneri fiscali.

Coloro che volessero aprire una partita Iva a regime agevolato e allo stesso tempo accedere ai contributi previsti dal bando Resto al Sud dovrebbero contattare preventivamente Invitalia, l’agenzia promotrice, per conoscere il prospetto finanziario dedicato ai forfettari.

Autore dell'articolo: Redazione