LAMBIASE INVIA ALLA PROCURA REGIONALE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA CAMPANIA UNA DENUNCIA PER DANNO ERARIALE

Gianpaolo Lambiase ha inviato in mattinata una “DENUNCIA di DANNO ERARIALE” alla PROCURA REGIONALE della CORTE DEI CONTI della CAMPANIA per l’atteggiamento dilatorio del Comune di Salerno, che non si attiva per la riscossione delle somme dovute dalla Curia Arcivescovile, a fronte di servizi pubblici forniti alle congreghe religiose, le quali gestiscono “privatamente” luoghi di sepoltura all’interno dell’area cimiteriale comunale.
Le congreghe religiose (o confraternita) gestiscono, a livello privatistico, nell’area cimiteriale del Comune di Salerno n. 11.500 “luoghi di sepoltura” (pari a circa il 20% della disponibilità complessiva), che mettono a disposizione per la sepoltura dei confratelli previo il pagamento di una somma che varia da 500 a 4.000 €, secondo le informazioni raccolte e confermate da chi ha utilizzato il servizio delle congreghe.
La Curia Arcivescovile, che sovrintende le attività delle congreghe, non ha mai versato alcunché per i servizi di raccolta rifiuti, vigilanza, manutenzione (per indicare solo i più consistenti), resi da personale del Comune di Salerno, pur trattandosi di attività privata su demanio pubblico, quale è considerato lo spazio cimiteriale dalla normativa vigente.
La Giunta Comunale ha approvato la delibera n.331 del 3 ottobre 2019 che ha quantizzato, in 64.878 euro ogni anno, la partecipazione economica da parte della Curia Arcivescovile ai costi sostenuti dal Comune per i servizi resi.
Ad oggi nonostante le ripetute sollecitazioni di Lambiase (che hanno determinato a consegnare a mano alla Curia Arcivescovile di Salerno copia della delibera della Giunta Comunale sopra indicata), nessun ufficio Comunale si è attivato per procedere alla notifica alla Curia Arcivescovile del provvedimento della Giunta Comunale n. 331 del 3 ottobre 2019.
A fronte di questo atteggiamento dilatorio, che mette addirittura in forse il sistema di quotizzazione dell’importo debitorio della Curia, pur riportato in un atto di un organo decisionale del Comune, Lambiase si è visto costretto a ricorrere alla Corte dei Conti, sezione di Napoli, perché ingiunga alla Amministrazione Comunale di mettere in atto, con la maggiore sollecitudine possibile, i provvedimenti necessari perché la Curia Arcivescovile proceda al versamento delle somme dovute.
 

Autore dell'articolo: Nicola Roberto