Fabrizio Castori non lo aveva mai messo in dubbio, ma i risultati e l’andamento lento delle ultime settimane imponevano alla Salernitana di dare risposte chiare e forti. E da Ascoli ne sono arrivate. La squadra granata doveva rintuzzare i tentativi di rimonta delle inseguitrici e, anche grazie ai passi falsi di Frosinone e Pordenone, ha allungato su chi oggi sarebbe fuori dalla griglia playoff, rosicchiando punti anche ad Empoli e Cittadella, oltre al Chievo, sconfitto tra le polemiche dal Monza, ed alla Spal, incapace di sfruttare un doppio vantaggio contro quel Vicenza che, la settimana prima, aveva agguantato in extremis anche la Salernitana. La doppietta di Tutino, che ha sfiorato il tris con una conclusione di destro che si è stampato sulla traversa, ha messo in discesa la pratica Ascoli, alla vigilia non certo semplicissima o scontata. L’errore di D’Orazio in disimpegno in occasione del vantaggio lampo granata ha orientato la storia di una partita che la formazione granata aveva approcciato con il piglio giusto. Blindate le corsie con due esterni di gamba e sostanza, Casasola e Jaroszjsnksi, confermato Capezzi nel trio mediano, Castori ha inserito Gondo in prima linea e la mossa ha pagato perchè l’ivoriano è stato cercato con palloni filtranti, senza abusare di quei lanci lunghi che sono tema tattico quasi esclusivo se in campo c’è Milan Djuric, che pure potrebbe essere più letale ed incisivo se servito con cross dalle fasce. Il resto l’ha fatto Tutino, ispirato, voglioso, affamato di gol dopo l’errore dal dischetto con il Vicenza, capace di dettare il passaggio e di favorire con i suoi movimenti anche gli inserimenti dei centrocampisti. Spostato in avanti il baricentro, la Salernitana ha concesso pochissimo all’Ascoli nella prima frazione, cedendo alla tentazione di abbassarsi oltre il dovuto nella ripresa, portata a termine senza danni e con una grande paura, cancellata da un gigantesco sospiro di sollievo per quanto accaduto a Dziczek. E venerdì ci sarà la trasferta di Reggio Emilia per la quale Castori dovrebbe ritrovare Durmisi e spera di non perdere Jaroszjsnksi, ma soprattutto si augura di avere ancora un apporto decisivo da Gennaro Tutino, giunto a quota dieci in classifica marcatori e deciso a segnare ancora.
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