La Salernitana infila il quinto pareggio su sei gare del girone di ritorno ed ottiene il settimo risultato utile consecutivo. A Reggio Emilia la porta di Adamonis resta inviolata, come era accaduto anche ad Ascoli, ma stavolta l’attacco non punge. Più attendista e coperta in partenza, la Salernitana lascia il pallino nelle mani della Reggiana che Alvini schiera con tre rifinitori alle spalle della punta, Mazzocchi, autore di una conclusione insidiosa su cui Adamonis è attento e che rappresenta l’apice della pressione offensiva dei locali. Castori ripresenta Jaroszjsnki a sinistra e sceglie Veseli per sostituire Mantovani nel trio difensivo. Squadra attenta, ma con il baricentro più basso, forse per invitare la Reggiana a salire e sfruttare gli spazi per le accelerazioni di Tutino e Gondo. I due attaccanti non fanno mancare movimento e sacrificio, ma non riescono mai a rendersi pericolosi. Nella ripresa, che la Salernitana comincia con Schiavone in luogo dell’ammonito Di Tacchio, pian piano i granata ospiti prendono campo, tanto che Castori cala le carte Djuric e Kiyine per aumentare il peso dentro l’area e la qualità in mezzo al campo. La Salernitana mette le tende nella trequarti avversaria, ma non riesce a sfondare. Castori aspetta gli ultimi cinque minuti per provare a dare il cambio di passo ulteriore con Cicerelli e Kupisz, quest’ultimo al posto di Coulibaly che ha evitato il rischio di un giallo fatale, proprio come Tutino e Djuric. Un paio di conclusioni velenose dalla distanza di Kiyine sollecitano Venturi, ma è in pieno recupero che la Salernitana produce l’azione più pericolosa con la sponda di Djuric per la girata vincente di Tutino a gioco già fermo perchè l’arbitro sanziona il bosniaco che si aiuta con le braccia su Costa. Quasi allo scadere Adamonis sventa un tiro dai trenta metri che poteva diventare la classica saponetta su cui si rischia di scivolare. Finisce in parità, proprio come tra Empoli e Venezia. La Salernitana muove la classifica e sa già che,a prescindere da tutto, il primo posto resta a quattro punti ed i giochi in zona playoff sono quanto mai aperti. Martedì a Salerno arriverà la Spal, che all’andata inflisse il primo stop ai granata mettendone a nudo dei limiti. Un girone dopo sarà importante capire se quei limiti siano stati superati.
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