Nessuna sconfitta nelle sette giornate fin qui disputate nel girone di ritorno, ma anche sei pareggi ed una sola vittoria. La Salernitana, dopo aver battuto il Pescara all’ultima di andata, ha raccolto appena nove dei ventuno punti in palio nel girone di ritorno. La continuità, garantita dagli otto complessivi risultati utili di fila, ha comunque permesso ai granata di restare attaccati alle zone altissime della classifica. Basti pensare che, se solo Di Tacchio avesse fatto centro dal dischetto contro la Spal, la squadra di Castori sarebbe seconda insieme al Venezia che nel girone di ritorno sta procedendo a ritmo doppio rispetto al resto della concorrenza. Se i lagunari dovessero mantenere questo passo, sarebbe dura per tutti, forse anche per l’Empoli, restare in scia, ma la B ci ha abituati ad alti e bassi che prima o poi arrivano per tutti. Il Venezia è la squadra più in forma, la Salernitana quella che fa dall’inizio del campionato della continuità e della concretezza i suoi principi. Tuttavia, a dodici giornate dal termine, le occasioni cominciano a diminuire ed i punti in palio pesano di più. Riuscire a cambiare passo adesso sarebbe fondamentale perché anche due, tre successi di fila farebbero la differenza in un torneo così equilibrato dove le prime sono ancora molto vicine tra loro e tutto può ancora succedere. Ed allora, a Cremona, sabato pomeriggio, la Salernitana dovrà provare a fare quello che non è riuscita a fare nelle ultime tre gare interne. Tre pari di fila all’Arechi chiedono una compensazione, non fosse altro per la vecchia ma sempre indicativa media inglese, in trasferta. Dopo il blitz di Ascoli ed il pari con rimpianti di Reggio, la gara di Cremona somiglia ad un bivio. Non perdere è ovviamente l’obiettivo minimo, ma avere in testa la vittoria ed approcciare la gara dello Zini, storicamente tabù, con una idea ben precisa in testa farebbe già tanto. La testa ma anche le gambe. Nell’infinito sprint in cui si è trasformato il campionato fin dai primi tempi ora più che mai verranno fuori i valori tecnici, ma anche le riserve di energie fisiche. La Salernitana sembra stare piuttosto bene, ma deve alzare ancora il ritmo, inserendo forze fresche per rendere un po’ meno scontata e piatta la sua manovra. Il turnover può fare la differenza. Tra i pali non sarà forzato il recupero di Belec anche per premiare l’ottimo rendimento di Adamonis. In difesa Mantovani dovrebbe giocare dal primo minuto, mentre sulle corsie laterali sperano in tanti. Durmisi potrebbe dare il cambio a Jaroszjnki, mentre Casasola tirerà ancora la carretta. Cicerelli, Sy e Kupisz restano in attesa di un cenno. Capezzi tornerà dal primo minuto a centrocampo, dove Di Tacchio e Coulibaly non sembrano in discussione. In attacco Gondo ed Anderson si tengono pronti e mettono pressione ai titolari Djuric e Tutino.
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