Una perla di Emanuele Cicerelli riporta la Salernitana al terzo posto solitario in classifica. Sono lacrime di gioia e liberazione quelle che bagnano il viso dell’esterno di San Giovanni Rotondo, che cambia la partita con un gol che avrebbe fatto esplodere l’Arechi in altri tempi. La gioia di Cicerelli è quella di tutto il gruppo di Castori che non solo voleva reagire dopo la sconfitta di Lecce, ma voleva anche dedicare il successo allo sfortunato Coulibaly, colpito duro da Vitale, sanzionato con un giallo benevolo da Ayroldi, e costretto ad uscire dal campo con l’aiuto dello staff medico. Il centrocampista dell’Udinese attende ora il verdetto degli esami strumentali, ma, intanto, Fabrizio Castori ha preso atto di quello che il campo ha detto nei novanta minuti di ieri col Frosinone. Dinanzi al 4-3-3 con una sola punta di ruolo ospite, infatti, il robusto 3-5-2 granata è parso addirittura ridondante e, paradossalmente, squilibrato. Risestamata la squadra con Casasola e Veseli terzini in una difesa a 4 e Kupisz e Kiyine larghi a centrocampo, il trainer marchigiano ha trovato in Capezzi il collante di lusso in mediana. L’ex Samp ha rimpiazzato Coulibaly, inserendosi con grande personalità nelle pieghe di una partita non semplice sotto tanti aspetti, dando la giusta assistenza a Di Tacchio al punto che l’inferiorità numerica a centrocampo non si è quasi vista. Alzata la linea del pressing e preso il possesso della zona nevralgica, la Salernitana dall’attacco leggero, vista la presenza di Anderson accanto a Tutino, ha finalmente tirato in porta. Prima Anderson non ha inquadrato il bersaglio su ottimo assist di Tutino, poi lo stesso numero nove ha colpito di testa da posizione defilata, raccogliendo un cross di Kiyine e trovando la risposta di Bardi, attento poi anche sulla replica di Casasola. E’ stato nell’intervallo, però, che Castori ha dato la vera svolta alla gara. Il tecnico granata ha cambiato la corsia sinistra con gli ingressi di Jaroszjnski e Cicerelli, lo spostamento di Veseli in mezzo e quello di Kiyine come trequartista a ridosso di Tutino. Il gol di Cicerelli ha premiato le scelte del tecnico, ma anche la capacità dell’ex Foggia di entrare con il piglio giusto e di riprendersi la scena dopo tante panchine e pochi minuti giocati nell’ultimo periodo. Gol molto bello, ben costruito sia tecnicamente, con una serie di tocchi ravvicinati, sia tatticamente con il taglio di Kupisz che ha fornito all’esterno opposto il pallone decisivo. Le lacrime di gioia e rabbia di Cicerelli, l’abbraccio di tutta la squadra e la grinta di Castori sono le istantanee più importanti di una serata in cui la Salernitana si è ripresa il terzo posto e può ancora pensare in grande. Sfiorato il bis, sempre con Cicerelli, la Salernitana ha saputo soffrire, abbassandosi un po’ nel finale, ma trovando sempre le giuste contromosse ai tentativi ciociari. Sabato a Chiavari sarà la classica partita trappola, da affrontare senza lo squalificato Jaroszjnski e senza Coulibaly, ma con tante certezze date dal campo sotto l’aspetto tattico e caratteriale.
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