La maggioranza dei Comuni che ha avviato progetti con la misura di accelerazione della spesa dei fondi europei in Campania, seguendo una delibera di Stefano Caldoro, all’epoca dei fatti governatore della Campania, rischia il dissesto finanziario perché non riuscirà a rispettare il termine del 31 dicembre di quest’anno per l’utilizzo delle risorse. In provincia di Salerno sono oltre 200 i progetti finanziati nell’ambito della “Accelerazione della spesa”, con 98 cantieri aperti e un impegno di risorse pari a circa 450 milioni di euro. I fondi europei 2007-2013, non avendo – al momento – ricevuto ulteriori proroghe dalla Comunità Europea, sono dunque a rischio e la circostanza determinerà conseguenze disastrose sui bilanci comunali qualora i lavori non saranno rendicontati entro il termine del 31 dicembre 2015. Per Caldoro, spesso tirato in ballo da De Luca, perchè ritenuto il principale artefici di questo paventato disastro la situazione è ben diversa da quella rappresentata dall’attuale governo regionale perchè. partendo dalla delibera 46 del 9 febbraio 2015, sono contemplate per i progetti a rischio le cosiddette “Misure di salvaguardia”. In pratica il documento prevede che, facendo ricorso a misure messe a punto da Governo nazionale e Commissione europea, i Comuni che, entro il 31 dicembre 2015, non riusciranno a ultimare i lavori, non perderanno i finanziamenti, né dovranno pagare di tasca propria perché i progetti verranno spostati sul cosiddetto ‘Programma parallelo’, ossia sui Pac”. Caldoro ha così puntato il dito contro De Luca dicendo che non sta applicando una delibera che risolverebbe i problemi a cui stanno andando incontro i Comuni che lamentano anche il blocco dei pagamenti da parte della Regione, innescando così un circolo secondo cui la Regione non paga i Comuni e i Comuni, a loro volta, non posso pagare le imprese”. Per tale ragione Caldoro ha chiesto ai Comuni di costituirsi contro Regione che causa blocco pagamenti. Per Caldoro, in buona sostanza, De Luca non attua questa delibera perchè quando era sindaco di Salerno presentò ricorso al TAR contro le misure di accelerazione della spesa, ricorso che perse. Ma al netto delle schermaglie politiche, delle rivendicazioni, più o meno legittime, il problema esiste e va affrontato con decisione e celerità anche perchè la dead line del 31 dicembre si avvicina pericolosamente e rischiano con i comuni anche centinaia di imprese con annessi lavaoratori. Un corto circuito che determinerebbe un atentico crac. Proprio per queste ragioni, senza voler entrare nell’agone politico, ma a tutela solo e soltanto di imprese e lavoratori, l’Ance Aies Salerno, l’associazione dei costruttori presieduto da Enzo Russo, ha deciso di attivare presso la propria sede sul corso Vittorio Emanuele uno sportello a servizio dei Comuni e delle Imprese interessate ai lavori in questione, al fine di individuare le soluzioni necessarie per scongiurare i rischi a cui vanno incontro le amministrazioni comunali e imprese.
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