Nel giorno in cui l’Unità di Crisi della Regione Campania annuncia con soddisfazione il completamento dei vaccini agli ultraottantenni, a Salerno città parte il servizio di vaccinazione domiciliare affidato ai medici di base. Il servizio è destinato a
pazienti come Alain che, con il suo carico quotidiano di ossigeno, difficilmente avrebbe potuto raggiungere uno dei centri vaccinali allestiti anche nella città di Salerno e ricevere la somministrazione delle dosi che mai come in casi di pazienti come lui diventa essenziale nella battaglia contro il Covid. Ad Alain e ai malati fragili come lui sono destinate le dosi che da oggi vengono inoculate a domicilio, dal proprio medico di famiglia. Per il medico di famiglia, Mario Borrelli, rappresentante della Federazione dei Medici di Famiglia, oggi al suo primo giorno di vaccinazioni domiciliari è stata una corsa contro il tempo. Ogni flaconcino contiene 11 dosi di Moderna, ma solo sei ore di tempo per somministrarle. Missione compiuta per il medico e grande soddisfazione per l’avvio del servizio in supporto alla vaccinazione riservata agli ultraottantenni non deambulanti.
A casa al fianco del paziente fragile, anche la moglie che dovrà aspettare il suo turno e ricevere Astrazeneca. E’ uno degli aspetti assurdi di questa organizzazione. Davanti anche ai dubbi della signora sul medicinale la nostra perplessità è un’altra. Non sarebbe stato più’ facile e veloce far fare anche in questo caso la vaccinazione al medico di famiglia che era già qui?