“La società che ha realizzato il Centro Commerciale “La Fabbrica” non solo non ha ricevuto finanziamenti pubblici ma, anzi, a fronte degli ingenti investimenti privati effettuati ha versato agli enti locali oneri di costruzione e di urbanizzazione per oltre 4
milioni di euro, nonostante l’area circostante versi in uno stato di degrado e non sia stata fornita nemmeno dei servizi pubblici essenziali per la realtà commerciale, circostanza più volte denunciata propria autorità competenti”. È quanto comunicato oggi alla nostra emittente in una nota a firma del legale rappresentante dell’impresa, come richiesta di rettifica rispetto alle notizie che hanno accompagnato la notizia della chiusura del Centro Commerciale La Fabbrica e delle dichiarazioni del sindacalista Angelo Rispoli che, con un gruppo di lavoratori aveva chiesto aiuto al Prefetto di Salerno per avere risposte sul loro futuro occupazionale. “Il personale manifestante non è in forza lavoro a La Fabbrica ma a società estranee al gruppo societario di appartenenza, semplici appaltatrice dei servizi di guardiani e pulizia del centro commerciale” fa sapere la nota . “Il progetto di realizzazione del centro commerciale con riconversione delle attività produttive è stato interamente esclusivamente finanziato da risorse private erogate dalla società Meridiane e da istituti di credito per un valore complessivo di 35 milioni di euro”. Questo il contenuto della richiesta di rettifica nella quale si esprime anche una critica rispetto all’assenza di contraddittorio. Nella correttezza e nella trasparenza che contraddistingue, da sempre, il lavoro della nostra redazione, in un percorso volto semplicemente a chiarire le circostanze e la notizia della chiusura del Centro Commerciale La Fabbrica, ci sorprende leggere l’ingiusta critica di un’assenza di contraddittorio rispetto alla vicenda, perché in data 4 maggio, il giorno in cui nel notiziario abbiamo realizzato il primo servizio relativo alla chiusura del Centro Commerciale, la nostra redazione giornalistica ha inoltrato richiesta di intervista al presidente Giuseppe Lettieri, ricevendo un netto rifiuto. A conferma della nostra buona fede, professionalità ed etica, restiamo in attesa e disponibilità ad ascoltarlo nel comune obiettivo di fare chiarezza e soprattutto rassicurare gli animi di lavoratori e imprese e di quanti avevano intravisto speranze di un futuro roseo e di crescita nel progetto del Centro Commerciale.