La Regione era stata chiara, prima di modificare il 12 maggio i tempi per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna: chi avesse ricevuto la prima dose fino a quel giorno sarebbe rientrato nel ‘vecchio’ calendario (21 giorni per la seconda dose Pfizer, 28 per Moderna), mentre dall’indomani sarebbe scattato il richiamo a 30 (poi diventati 35) giorni. Ma la burocrazia è sempre in agguato: così succede che numerosi pazienti vaccinati con Pfizer nel weekend del 9 maggio a Eboli, Oliveto Citra e zone limitrofe siano stati convocati per il richiamo secondo la scadenza prolungata, senza tenere conto della disposizione che lasciava i tempi inalterati fino al 12 maggio.
Anzi, scadenza prolungatissima come nel caso di G.P., paziente vaccinata con la prima dose Pfizer a Eboli il 9 maggio e ora convocata per il richiamo il 18 giugno, dopo ben 40 giorni. Molte le rimostranze e le richieste di chiarimento giunte ai presidi vaccinali interessati, dove si replica: i dati provenienti dalla piattaforma regionale sono immodificabili.