La promozione della Salernitana in serie A è già diventata la “questione” Salernitana per la Figc. Le regole sono note e le ha ribadite il presidente federale, Gravina, dopo l’ultimo Consiglio, tenutosi all’inizio di questa settimana. La cessione del club è la
condizione per poter far sì che lo stesso possa essere iscritto al campionato di serie A. Cessione, però, in tutto o in parte? E’ questo il nodo da sciogliere, specie per quel 50% di proprietà della Morgernstern, la società della famiglia Mezzaroma di cui sono soci Marco, la sorella, Cristina, moglie di Claudio e madre di Enrico Lotito, e Gianni, il capostipite. Per il 50% detenuto dalla Omnia Service, invece, la questione non si pone: la cessione di quelle quote è fuori discussione, perché altrimenti si configurerebbe quanto le Noif vogliono evitare e cioè che due società, che ora per giunta partecipano allo stesso campionato, possano essere riconducibili al medesimo soggetto. Lotito ha ben chiaro che dovrà farsi, seppur a malincuore, da parte e, del resto, le parole di sua moglie, due giorni dopo la conquista della promozione, non lasciano dubbi. La famiglia Lotito, dunque sia Enrico sia Claudio, non potrà avere quote nella Salernitana onde evitare il conflitto di interessi con la Lazio. Lotito ha ricevuto diverse manifestazioni di interesse, dando una risposta per via indiretta: la Salernitana vale 80 milioni. Resta da capire se nel futuro assetto societario ci sarà ancora la presenza di Marco Mezzaroma ed in quale misura. La volontà del copatron è quella di restare, anche se in minoranza, a meno che non arrivi un’offerta per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario tale da convincerlo ad uscire di scena. Lotito studia la situazione e sa che dovrà farsi da parte. Si tratta sul prezzo, da una parte, e si valutano possibili scenari legali, dall’altra: entro il 25 giugno si dovrà fare chiarezza e garantire alla Salernitana l’iscrizione e la partecipazione al massimo campionato.