Un eccesso di metalli pesanti a livello preoccupante, come il cadmio ad altissima nocività in alcuni Cluster esaminati in particolare nella valle dell’Irno, la diossina e la presenza di valori di mercurio nel sangue dei volontari della Valle dell’irno 5 volte superiori ai valori rilevati nella Terra dei fuochi, un rapporto diretto tra attività siderurgica ed emissione di mercuriali a causa della combustione di carbon Coke. Sono i tre dati più gravi che emergono dal rapporto spes tradotto, analizzato e presentato questa mattina dal comitato salute e vita che ha tenuto un presidio alla rotatoria nei pressi delle fonderie di via dei Greci a Fratte. I risultati definitivi dello studio SPES in realtà erano pronti da gennaio 2020 ed i dati che evidenziavano una situazione drammatica del suolo, dell’aria, del sangue degli abitanti della Valle dell’Irno, erano già in suo possesso.Oggi la conferma che la relazione aveva messo nero su bianco alcuni dati gravissimi che riguardano il nostro territorio. Così questa mattina nelcorso di un presidio- conferenza stampa il rappresentante del comitato salute e vita Lorenzo forte alla presenza anche del parlamentare del Movimento 5 Stelle Nicola Provenza.Al di là del giudizio legale avviato dal tribunale di Salerno per il quale sono ancora in corso le perizie il comitato e associazione Salute e Vita e le associazioni come medicina democratica che sono parti civili del procedimento, con una nota chiedono alle istituzioni competenti che vengano adottati i provvedimenti immediati per interrompere la dispersione nell’ambiente di mercurio e quindi che venga disposta la chiusura della produzione delle fonderie Pisano.