Ieri la Salernitana ha superato in amichevole per due a uno il Palermo in quel di San Gregorio Magno. Kristoffersen su rigore e Coulibaly i marcatori granata, ma non era certo il risultato ad interessare. La squadra era appena rientrata da Cascia e tra carichi di lavoro e viaggi non era certo la gara col Palermo l’occasione per attendersi grandi progressi sul piano del gioco. Quella che ha affrontato la prima parte della preparazione estiva è una Salernitana figlia del momento e della situazione particolare che si è determinata con il trust. In attesa di sviluppi sul fronte societario, balza agli occhi la difficoltà di chi sta operando sul mercato nel reperire elementi di spessore e qualità che possano essere realmente utili alla causa. La Salernitana è molto lontana, allo stato attuale, dagli standard medi della serie A e non è competitiva per affrontare con discrete possibilità di farcela la lotta salvezza. E’ vero, anche lo scorso anno a Sarnano il gruppo era largamente incompleto e dal mercato non era uscita una squadra sulla carta da promozione diretta e poi sappiamo come sia andata. Tuttavia, se si vuol parlare con dati di fatto e senza rifugiarsi nella cabala, occorre essere chiari. Gli ultimi due calciatori giunti in granata, con tanto di contratti pluriennali, sono stati visti all’opera solo attraverso filmati reperiti sul web e mai dal vivo. Lo ha detto candidamente Castori a proposito del tunisino Kechrida, accompagnato a Salerno da Alessandro Moggi e Pasquale Bruno, e di Lassana Coulibaly. Quest’ultimo ha strappato un quadriennale. Sarà il campo a dire la verità, come sempre, ma di certo, al netto di questi ultimi due innesti che sono attesi alla prova pratica, non si può certo dire che la Salernitana abbia aggiunto qualità, esperienza, abitudine a giocare in massima serie. Ruggeri e Zortea sono due giovani di belle speranze, Jaroszjnski e Coulibaly sono stati testati in B e lo stesso discorso vale per Strandberg. In attacco, al momento, nonostante i tanti centimetri a disposizione per la presenza di Djuric e Kristoffersen c’è un innegabile vuoto dal punto di vista tecnico e di gol garantiti, almeno sulla carta. Favilli, Bonazzoli, Caprari, il richiestissimo Lammers ed il già rimpianto Tutino sono i nomi trattati ed accostati alla Salernitana e si sa che per l’attacco qualche soldino in più serve. Altrimenti è dura anche chiudere per un semplice prestito. Solo qualche giorno fa, è stato ribadito che i soldi ci sono ed allora non resta che augurarsi che siano sufficienti e che siano spesi bene. Bluff o meno, la verità verrà presto a galla.
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