GIALLO TORRENTE: IL TECNICO SBOTTA IN SILENZIO –

Il veleno nella coda. Il finale è stato forse anche più amaro della sconfitta patita a Bari. Certamente più teso. Almeno stando a quanto si è visto e si è consumato nel ventre dello stadio San Nicola. Un giallo che ha visto protagonista Vincenzo Torrente: probabilmente una telefonata “galeotta” o forse un interlocutore che il tecnico granata ha affrontato de visu in un feroce scambio di … opinioni. Sta di fatto che il tecnico prima si è visto cucire la bocca dal club granata, trovando subito rifugio nel pullman, poi è sceso: ha parlato a lungo al telefono, infine è risalito. O almeno sembrava fosse risalito. Già, perchè Torrente ha sbottato ad alta voce, costringendo il team manager Avallone ad un delicato intervento di mediazione. Tutto nel giro di un’ora. Tutto nasce poco dopo il triplice fischio finale, con la Salernitana che decide di non far parlare nessuno dei suoi tesserati con la stampa e Torrente che prima si trincera con un “chiedete alla società” e poi, dopo che ha straripato la sua rabbia contro un imprecisato interlocutore, si presenta in sala stampa per salutare i colleghi di Bari con un laconico: “un abbraccio a tutti, è un piacere vedervi, mi dispiace che non mi fanno parlare”.

In mezzo una telefonata. Forse due. La prima lunga, ma abbastanza tranquilla: il trainer granata che parla e si sbraccia al cellulare, quasi stesse riavvolgendo il film della partita. In un secondo momento, invece, Torrente sta per risalire sull’autobus. Forse è nuovamente al telefono o forse incrocia qualcuno, vola qualche parola di troppo. A quel punto la voce si fa dura, il tono si alza e Torrente si allontana con passo spedito dal pullman, puntando la sala stampa. Si pensa al peggio. Il team manager Avallone, l’unico dirigente granata presente nel ventre del San Nicola, ha il suo bel da fare per tentare di riportare la situazione alla normalità. Torrente torna per un attimo sui suoi passi, parlotta con il team, chiedendogli come l’imprecisato interlocutore si fosse permesso di fare o dire certe cose con lui. Ai due si avvicina anche il vice allenatore Mariani. A pochi passi dalla mixed zone, con il bus della Salernitana fermo ai box. Pestrin, Lanzaro, Gabionetta e qualche uomo della scorta che guardano e seguono il conciliabolo alla distanza. Torrente si allontana nuovamente. Passano 20 lunghi interminabili minuti. Alla fine la situazione torna alla … normalità. Alla fine il tecnico sale sul bus che finalmente può chiudere le porte, accendere i motori e lasciare il ventre dello stadio. Un epilogo che lascia perplessi. Contro chi ha sbottato Torrente? Perchè gli è stato impedito di parlare? Interrogativi a cui difficilmente si potrà dare una risposta e che non faranno altro che alimentare la cultura del sospetto che fa soltanto male, soprattutto in un momento del genere.

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Autore dell'articolo: Redazione