Un autocarro è un mezzo che consente di trasportare un’importante quantità di beni o materiali e richiede di essere obbligatoriamente tutelato attraverso la sottoscrizione di una polizza.
Il costo di un’assicurazione autocarro, tuttavia, dipende da un’ampia serie di fattori, come per esempio la destinazione d’uso, privata o aziendale, la tipologia e portata totale del veicolo e la durata del contratto.
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Assicurazione furgoni: alcune varianti da valutare
Qualora l’autocarro sia un mezzo con rimorchio più riconducibile a un pick-up, la categoria rimane la medesima ma occorre indicarla con chiarezza in sede di richiesta di accensione della polizza.
In tal senso, come già accennato, grande differenza sarà data dal fatto che il furgone sia usato da un privato o da una ditta: nel primo caso si può avere un’agevolazione piuttosto interessante grazie alla Legge Bersani.
Chi ha acquisito la patente da poco, infatti, non deve necessariamente pagare di più perché parte dalla quattordicesima classe di merito, ma può sfruttare quella del coniuge o del genitore nel caso in cui sia più bassa e, quindi, più conveniente.
Tuttavia, è bene ricordare che per usufruirne la tipologia di veicolo deve essere la stessa e che, in caso di incidente, a perdere classi di merito sarà direttamente il proprietario del mezzo coinvolto, senza conseguenze per il componente della famiglia dal quale è stata è acquisita la classe.
Questi princìpi non valgono invece per le aziende, che dovranno comunque presentare regolare carta di circolazione al fine di individuare con esattezza la portata del mezzo per generare il premio corretto.
Questo parametro si riferisce in particolar modo al carico che potenzialmente si può trasportare sul furgone. Sempre nell’ambito di furgoni a uso aziendale, inoltre, la tipologia di carico o di merci trasportati rappresenterà un’ulteriore discriminante: il costo della polizza, infatti, potrebbe aumentare qualora tali beni siano considerati pericolosi.
Elementi da considerare per il risparmio
La durata dell’assicurazione è un altro punto da tenere in forte considerazione: non è detto che il privato o l’azienda utilizzino il furgone durante l’intero arco dell’anno, ma potrebbero averne bisogno solo in alcuni momenti specifici. Per questo, può risultare più conveniente la stipula di una polizza temporanea. In tal modo, si pagherà il premio solo quando sia veramente necessario.
Ogni assicurazione, poi, si può completare con diversi optional quali ad esempio le garanzie accessorie legate agli eventi naturali o atmosferici, grazie alle quali si viene ripagati qualora si subiscano danneggiamenti a seguito, per esempio, di una grandinata oppure della caduta di rami sulla carrozzeria per un forte vento.
Inoltre, è possibile richiedere specifiche coperture per il conducente anche se responsabile di sinistro così come una polizza accessoria che preveda il servizio di rimorchio stradale in caso di incidente.
Si tratta di voci che impattano, ovviamente, sul costo finale dell’assicurazione, per cui vanno valutate con attenzione per capire quali inserire perché effettivamente vantaggiose per la propria specifica situazione.
Discorso similare riguarda la franchigia, ovvero la parte di risarcimento che il proprietario del furgone deve corrispondere prima che intervenga la sua assicurazione: con una classe di merito bassa non porta convenienza, mentre con una più alta e onerosa si può prevedere di inserirla.
Infine, è possibile ottenere agevolazioni su mezzi molto vecchi che abbiano almeno 20 anni di immatricolazione all’attivo: non solo il furgone potrà circolare anche nei giorni di blocco del traffico, ma anche ottenere polizze già comprensive di tutela legale, infortuni al conducente e assistenza stradale. Infine, si ha diritto alla Carta Verde, che estende il valore della polizza anche all’esterno.