Qualche novità negli uomini, il cambio del modulo e la conferma di una mentalità che è completamente cambiata dopo la scoppola di Torino. Non si può dire che Fabrizio Castori non le stia tentando tutte, mettendo in discussione anche alcune sue idee tattiche e certe gerarchie iniziali. Certo, la scelta di Gyomber terzino destro può aver anche fatto storcere il muso a qualcuno, ma è anche vero che Kechrida e Zortea da esterni bassi non danno grandi garanzie. Il problema è a monte: in sede di campagna acquisti si doveva e si poteva ingaggiare un vero terzino destro per poter avere una alternativa tattica affidabile e solida. Gyomber ha fatto la sua parte, senza neanche demeritare. E’ chiaro che poteva prima o poi soffrire le accelerazioni di Boga e così è stato nell’azione del gol emiliano. Eppure, col 4-3-1-2 e Kastanos dietro le punte la Salernitana non è dispiaciuta. E’ mancato il guizzo, l’acuto, il colpo risolutore e per quello, però, oltre ai moduli, contano i calciatori. Bonazzoli ha confermato di essere dotato di una rapacità e di una qualità da serie A e certo tenerlo così a lungo in panchina – pur comprendendo le esigenze tattiche di Castori – solleva dubbi e aumenta i rimpianti. Castori ha scelto degli uomini, altri li ha accettati, anche se ha sempre detto di essere soddisfatto del mercato. Al momento, però, ciò che è stato messo insieme, in attesa del miglior Ribery ed anche del miglior Simy, non è sufficiente per uscire dai campi della massima serie con un bottino di punti proporzionato all’impegno ed allo sforzo profusi. La mentalità della squadra è cambiata, la consapevolezza e la voglia di osare sono sicuramente figlie di un processo di evoluzione che ieri, per larghi tratti del primo tempo, faceva ben sperare, eppure alla fine della fiera la Salernitana raccoglie poco, se non niente. Con il Genoa sarà la partita della svolta, il bivio stagionale per tanti motivi: dopo la sfida con l’ormai ex club di Preziosi, che oggi ha dichiarato che non acquisterà la Salernitana, ci sarà una sosta che sarà l’occasione per fare le valutazioni del caso anche sulla guida tecnica. Se non dovesse malauguratamente arrivare la vittoria col Genoa, toccherà a Marchetti e Fabiani valutare se Castori, pur con tutto quello che ha condizionato il mercato, sia l’uomo giusto per tenere la barca in linea di galleggiamento fino a gennaio oppure se sia necessario ed opportuno cambiare. Contro il Genoa sarà il momento della verità.
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