Fabrizio Castori alza la voce per spronare i suoi ad alzare i giri del motore. Il tecnico granata vuole andare avanti per la sua strada e giocarsi le sue carte fino all’ultimo mantenendo saldi i suoi principi: più corsa e più intensità, più aggressività e più attenzione ai dettagli. Castori chiede questo alla squadra, che non ha le qualità tecniche per palleggiare e riposare col pallone come possono permettersi le compagini più attrezzate sotto questo aspetto e deve, dunque, andare sempre al massimo. E il massimo finora non è bastato perché, non appena è calata l’intensità della prestazione, cosa peraltro fisiologica, la Salernitana ha segnato il passo e si è fatta beffare. Contro Atalanta e Sassuolo il copione è stato quasi lo stesso e, salvo la gara col Verona, nei secondi tempi la squadra granata non ha mai segnato più dell’avversario. Quattro i gol all’attivo, tutti nei secondi tempi, ma un solo punto conquistato. L’impegno non è in discussione, ma i risultati sono figli anche delle capacità tecniche dei singoli e della loro bravura nel leggere velocemente le situazioni. Contro il Genoa c’è aria di partita da dentro o fuori. Castori ha esperienza e fiuto per capire che la panchina vada necessariamente rinsaldata con un risultato pieno. Il mercato è stato quello che è stato, tuttavia s’è pure scelto di battere una certa strada invece che un’altra, si è puntato sulla quantità piuttosto che sulla qualità a buon mercato, correndo ai ripari in extremis con Ribery e poi con Gondo. Se sarà stato abbastanza lo dirà il campo. Per ora i risultati sono negativi, la classifica è scarna e va rimpinguata. Il 4-3-1-2 potrebbe essere riproposto perché è medicina che la squadra sembra gradire. Adattando ancora Gyomber, magari in attesa di Veseli, a destra e chiedendo a Di Tacchio di provare a sveltire un po’ i tempi delle sue giocate in mezzo al campo, Castori aspetta sostanzialmente il rientro di Ribery che vuole esserci e sta facendo di tutto per rendersi disponibile. Kastanos si tiene pronto per ogni evenienza, mentre in attacco Bonazzoli sente aria di derby, visto che è ancora di proprietà della Samp, e dovrebbe giocare dall’inizio con uno tra Gondo e Djuric. Simy è in ritardo di condizione, nonostante lavori da quasi cinquanta giorni con il gruppo. Il nigeriano deve mandare segnali di ripresa e già sabato un guizzo, anche in corsa, potrebbe essere importante.
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