INCHIESTA COOP SOCIALI, IN ATTESA DEL PREFETTO –

“Siamo al cospetto di accuse gravi. Ma troppe volte abbiamo assistito ad assoluzioni con formula piena, per continuare a utilizzare queste vicende come arma politica da brandire contro un avversario. A dichiararlo la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, commentando la recente inchiesta giudiziaria della Procura di Salerno che vede coinvolto, tra gli altri, il governatore della Campania Vincenzo De Luca. L’esponente del movimento cinque stelle chiede di ripensare il meccanismo delle cooperative, troppo spesso finito nel mirino della magistratura, a partire dall’inchiesta “Mafia Capitale”, così come va rivisto il sistema degli affidamenti diretti e delle proroghe degli appalti pubblici per la gestione di servizi di interesse collettivo”. Intanto sul fronte occupazionale è affidato al prefetto di Salerno, Francesco Russo la speranza di trovare una soluzione che garantisca un futuro ai lavoratori delle otto cooperative sociali bloccate dall’inchiesta giudiziaria che li ha fermati insieme ai provvedimenti giudiziari che hanno colpito sia Vittorio Zoccola, il referente principale delle imprese che gestivano diversi appalti per il comune di Salerno che i presidenti delle singole realtà con divieto di dimora a Salerno. Anche oggi una parte dei lavoratori ha ricevuto la lettera di licenziamento e l’unica novità nella vertenza che vede impegnati sia la Cgil Funzione Pubblica con Antonio Capezzuto che Angelo Rispoli della Fiadel è una lettera con la quale la stessa Prefettura chiede al comune una serie di informazioni sulla vertenza. La richiesta potrebbe essere propedeutica alla convocazione negli uffici di piazza Amendola del tavolo di raffreddamento.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro