Lo scorso anno hanno dominato i rispettivi gironi di lega Pro, scontrandosi poi in supercoppa. Salernitana e Novara sono due neopromosse in serie cadetta, ma con obiettivi e ambizioni diametralmente opposte. La classifica del resto parla chiaro. I piemontesi in piena lotta play off, reduci da sei risultati utili consecutivi (di cui ben cinque vittorie) con la seconda difesa più forte di tutta la B ed un attacco che ha ritrovato Evacuo. I granata invischiati nella zona che scotta, reduci dalla sconfitta di Bari, con sette partite alle spalle senza neppure una vittoria, la seconda peggiore difesa del campionato ed una retroguardia che prende sistematicamente gol ad ogni partita.
A voler dar retta ai numeri, l’impegno contro l’undici di Barone appare quantomeno proibitivo. Al di la dei pronostici, comunque, il risultato di questa prima parte del torneo cadetto tradisce due tipi di programmazioni ben diversi da parte delle due neopromosse. Il Novara ha cambiato tanto, affidandosi a gente di qualità, che aveva alle spalle esperienza in serie cadetta. Ma anche giovani interessanti come il nazionale under 21 Dell’Orco che domani salterà l’Arechi proprio perchè convocato da Di Biagio con gli azzurrini. La Salernitana dal canto suo ha deciso di mantenere buona parte dell’organico che l’aveva traghettata in serie B, optando poi per una politica di attesa. Intervenendo cioè sul mercato, soltanto al fotofinish e prendendo un paio di scommesse per la serie cadetta e poche certezze, che tra l’altro stanno anche deludendo. Le scommesse portano i nomi di Coda, Donnarumma ed Eusepi. Le delusioni Sciaudone e Troianiello su tutti. C’è di più. C’è anche una carta d’identità che è la più alta di tutta la B per la Salernitana. Se a questo si aggiunge l’epidemia di infortuni che ha falcidiato la rosa di Torrente il quadro è completo.
A dire il vero anche Baroni con il suo Novara non ha avuto una partenza facile. Prima il meno due in graduatoria e poi i risultati che non arrivavano. L’ex tecnico di Pescara e Lanciano ha avuto il merito di tenere botta fino all’intuizione del cambio di spartito tattico. Il Novara ha abiurato il tridente, piazzandosi con un proficuo 4-2-3-1 che gli ha portato in dote ben 16 punti su 18 disponibili nelle ultime sei giornate di campionato. E poteva essere addirittura en plein se non fosse arrivata l’autorete a Bari in zona Cesarini. Discorso quasi opposto in casa Salernitana: i granata sono partiti benissimo, salvo poi frenare troppo in fretta. Torrente ha provato a cambiare: prima pedine (gioco forza) e poi modulo. Ma i risultati non sono cambiati. La Salernitana non vince da oltre un mese, ha inanellato tre sconfitte di fila, altrettanti pareggi prima della battuta d’arresto di Bari. In classifica le squadre sono divise da 8 punti, che sarebbero statoi 10 se non ci fosse stata la penalizzazione sa carico del club azzurro.
E pensare che entrambe lo scorso anno hanno vinto i rispettivi gironi di lega Pro, conquistando la B dalla porta principale. Il Novara, poi, si è tolto pure lo sfizio di alzare la supercoppa, grazie principalmente a quel rocambolesco 3 a 2 al Piola proprio ai danni della Salernitana.
1 commento su “SFIDA TRA MATRICOLE: DELUSIONI E SORPRESE”
alfonso
(Novembre 14, 2015 - 7:27 pm)TU SEI L’UNICA DELUSIONE,VATTENE DA SALERNO E QUANDO VEDI LA FRECCIA CHE INDICA SALERNO,CAMBIA MARCIA,PERCHE’ NON TI VOGLIAMO NEANCHE COME TURISTA,VAVATTENNNNN
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