SALERNITANA: NUOVA PROROGA PER LA CESSIONE –

Il tanto atteso comunicato dei trustee è arrivato ieri all’ora del thé. Alle cinque della sera, infatti, i tifosi granata hanno appreso che per la cessione della Salernitana si andrà avanti con una nuova proroga. La prossima scadenza è quella del 5 dicembre. Questo perché, come si legge nel comunicato, i soggetti che hanno presentato le offerte non hanno fornito tutta la documentazione necessaria, con particolare riferimento alla dichiarazione di indipendenza rispetto alla precedente proprietà. Un requisito non da poco. Noto fin dalla notte dei tempi che un tale aspetto fosse essenziale per il passaggio di consegne, fa specie che un soggetto interessato ad acquisire il bene non abbia fornito questo requisito in allegato all’offerta stessa. Ci sarebbero, poi, altri soggetti interessati che avrebbero chiesto più tempo per la due diligence, visto che il bilancio della Salernitana non è ancora stato approvato e che u progetto dello stesso è stato inserito nella famosa data room solo lo scorso 21 ottobre. Avendo previsto la proroga fino al 5 dicembre ed essendosi riservata la possibilità di accettare una delle offerte entro il 15 del mese, i trustee sanno bene che si sta andando sempre più velocemente incontro alla fatidica data del 31 dicembre. Per questo, scompare dalla procedura per la cessione della Salernitana la possibilità di un rilancio tra i soggetti interessati. Al 5 dicembre, dunque, i trustee faranno il punto e sceglieranno l’offerta migliore entro e non oltre il 15 dicembre. A quel punto, ci potrebbe essere bisogno di altro tempo per definire in tutto e per tutto il passaggio di proprietà e, dunque, ecco che sarebbe necessaria la famosa proroga di altri 45 giorni, inserita fin dalla costituzione del trust. Fatti due conti, dunque, l’eventuale nuova proprietà della Salernitana potrebbe di fatto insediarsi a febbraio, dopo il mercato invernale. E’ una possibilità, non una certezza. Tuttavia, in molti, fin dall’inizio di questa telenovela chiamata trust, avevano ipotizzato uno scenario simile. Chiaroveggenti o malpensanti che siano, sta di fatto che a Salerno si è fatta ormai l’abitudine ad assistere a vicende quanto meno particolari, che è il caso di dire che troppo spesso la realtà superi la fantasia o, come diceva qualcuno, a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina. Come sia stato possibile che un soggetto concretamente interessato all’acquisto della Salernitana, società che per dieci anni è stata di proprietà di due imprenditori ben noti nel panorama nazionale, senza fornire la famosa dichiarazione di indipendenza è domanda a cui sembra impossibile dare una risposta plausibile. Si vedrà nelle prossime settimane se sia stata solo una omissione. Sicuramente, non c’è niente da capire sul fronte della tempistica: fin dall’inizio, si pensava e si temeva che si sarebbe arrivati a Natale ed anche oltre, con la Figc sempre più spalle al muro, costretta com’è, e non da ora, a prendere in esame tutte le possibilità, compresa quella che la cessione non avvenga nei termini e che la prosecuzione dell’attività sportiva della Salernitana diventi un affare politico. Di certo, non sarebbe opportuno che una nuova proprietà dovesse in un certo senso subire il mercato di gennaio, non essendo ancora nelle condizioni di incidere. Tutto come previsto, tutto come non sarebbe dovuta andare. Il bene della Salernitana è già stato troppe volte calpestato. Chissà se esista un modo per risarcire la città di Salerno per questa avventura senza sapore in massima serie. Di certo, ci vorrà un deciso colpo di spugna ed un profondo e totale ripensamento dell’assetto dirigenziale. Anno nuovo, vita nuova. Si dice così, del resto, ed allora, se in qualche modo la Salernitana avrà una nuova proprietà, che sia nuova in tutto e per tutto. Indipendente e senza legami col passato, senza nessun punto di contatto e senza lacciuoli di alcun genere. Chi è stato per anni sulla scena ha dato tutto, sotto tutti i punti di vista, ed ora deve avere la dignità di fare due passi indietro e lasciare spazio ad altri. Sarà poi il campo, saranno i fatti a dire se chi dovrà arrivare sarà stato più o meno bravo di chi l’ha preceduto.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto