Il Comune di Salerno ha approvato il bilancio consolidato. Dopo quasi due mesi dal voto, dettato dalla necessità per la commissione elettorale di convalidare i verbali delle votazione con un conteggio delle schede delle amministrative dello scorso 3-4 ottobre, ieri pomeriggio si è riunito il primo consiglio comunale di Salerno. Una seduta pomeridiana, molto lunga e dai toni accesi che di fatto ha dato il via alla nuova amministrazione della città di Salerno per il prossimo mandato retta dal riconfermato sindaco Vincenzo Napoli. Volti nuovi in consiglio, riconferme, cambi ruolo rispetto alla passata consiliatura con ex assessori accomodati tra i banchi dei consiglieri comunali, una nuova opposizione. I segnali del cambiamento, dettati anche dal peso del’inchiesta della magistratura in merito al sistema degli appalti affidati dal comune alla cooperative sociali ieri pomeriggio nel salone dei marmi di palazzo di città sono stati avvertiti tutti. Un lungo consiglio comunale che dalle ore 17, 30 con un’ora di ritardo e solo poco prima delle 20 nel Salone dei Marmi, preceduta da una irrituale e lunga discussione con gli interventi di numerosi consiglieri comunali subito dopo il giuramento del sindaco di Salerno ha portato con 19 voti ad eleggere , come da previsioni ed indicazioni, Dario Loffredo, l nuovo presidente del consiglio comunale di Salerno, mentre come vice la consigliera del Movimento Cinque Stelle Claudia Pecoraro.
Previsioni della vigilia confermate, ma per giungere all’elezione di Loffredo sono servite due votazioni, con la maggioranza che già si era dichiarata compatta verso Loffredo, con l’unica eccezione dei socialisti che avevano invece indicato come proprio candidato l’architetto Mimmo De Maio, ex assessore all’Urbanistica e alla Mobilità. l’ex assessore al Commercio Dario Loffredo, il più votato alle ultime elezioni (oltre 1800 preferenze con la storica lista Progressisti per Salerno), destinatario di un avviso di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta sui mercatini di Natale del 2016, inchiesta che si a quella sulle cooperative sociali in cui invece, tra gli altri, risulta indagato il sindaco, l’architetto Vincenzo Napoli.
La nuova opposizione a Palazzo di città con Celano, Sarno, Cammarota, Catello Lambiase, Claudia Pecoraro che ha chiesto essere definita minoranza, si è sofferma sul regolamento di accesso al Comune, contestando e criticando il dietro front sulla tassa di soggiorno e non risparmiando riferimenti all’inchiesta giudiziaria.
Con otto voti la grillina Claudia Pecoraro si è aggiudicata la vicepresidenza del consiglio. «Sarò sempre attenta e vigile – ha detto – perché il ruolo che mi è stato affidato è istituzionale di garanzia e di garanzia partecipata, che si esercita a prescindere da quelle che sono le casacche». A condividere la scelta il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Sarno.