I numeri non dovrebbero mentire, ma dipende sempre dai punti di vista e, soprattutto, bisognerebbe anche saperli leggere. Ecco perché oggi più che sparare nel mucchio ed alzare ulteriormente il livello della tensione, più che lanciarsi in dissertazioni sul bilancio o su megagalattiche proposte di acquisto, sarebbe il caso di limitarsi ai fatti. Oggi è il giorno in cui, dopo mesi di attesa, l’assemblea dei soci della Salernitana, convocata dall’amministratore unico del club, il generale Ugo Marchetti, procederà all’approvazione del bilancio. I soci chiamati a dare il loro parere sono, ovviamente, i trustee, Bertoli ed Isgrò, in rappresentanza dei due disponenti, Lotito e Mezzaroma, che, lo scorso giugno, previo atto notarile, cedettero le proprie quote ai due professionisti che hanno fin qui avuto mandato di vendere la società granata. Ed oggi si compirà un passo importante, visto che il bilancio definitivo è cosa ben diversa dal progetto di bilancio che da mesi è disponibile nella data room cui hanno avuto accesso i soggetti che hanno manifestato interesse per l’acquisto delle quote della Salernitana. Sono gli ultimi giorni di vita del trust, almeno di quello istituito a giugno, e si avvicina lo scadere dell’ultimatum dato dalla Figc secondo cui, come il presidente federale ha avuto modo di ribadire la settimana scorsa, non c’è una terza via: cessione o esclusione immediata dal campionato, dunque. Questa è la linea fissata da via Allegri prima di Natale. Il tempo stringe e la Salernitana deve uscire da una situazione inedita e paradossale in pochissimi giorni. Non sarà facile, visto che non si è riuscito in cinque mesi a procedere alla vendita, ma il dovere di chi è preposto alla vendita è quello di provarci fino all’ultimo. L’approvazione del bilancio servirà a sbloccare lo stallo che da tempo si registra, visto che molti dei potenziali acquirenti hanno fatto filtrare all’esterno perplessità circa il fatto che avrebbero dovuto acquistare un bene senza conoscerne a fondo i conti. Si spera che da oggi almeno questo velo venga rimosso e che la situazione del club sia più chiara e trasparente al punto che chi fosse realmente interessato possa avanzare un’offerta seria e credibile. E’ chiaro che ora come ora il valore del club non possa più rispecchiare quello emerso dalle perizie estive, per cui i possibili acquirenti non sono disposti a sostenere spese folli per entrarne in possesso. Ci vorrà buonsenso e buona volontà. E’ l’ultima settimana dell’anno, quella più lunga per la Salernitana. Bisogna fare presto, ma anche e soprattutto agire con senso di responsabilità.
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